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JD Vance, chi è il vicepresidente di Trump

JD Vance, attuale senatore junior dell’Ohio, sarà il vicepresidente degli Stati Uniti, dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni del 2024. La sua storia personale, tra difficoltà e riscatto, rappresenta un elemento centrale della sua figura pubblica, intrisa di esperienze e visioni politiche a favore delle classi popolari americane, in particolare quelle della Rust Belt, la regione compresa tra i monti Appalachi settentrionali e i Grandi Laghi.

Nato come James Donald Bowman a Middletown, in Ohio, Vance è cresciuto in una famiglia segnata da problematiche economiche, con un padre assente e una madre perennemente in lotta contro le dipendenze, che lo hanno costretto a vivere principalmente dai nonni in Kentucky.

Questi anni formativi sono al centro di Hillbilly Elegy, il memoir che ha scritto nel 2016 e che lo ha portato a una fama immediata, diventando simbolo e specchio delle difficoltà delle comunità più indigenti. Il libro, pubblicato poco prima della consacrazione elettorale del tycoon, è stato considerato una chiave per comprendere il sostegno dei lavoratori e il populismo promosso da “The Donald”.

La formazione del politico è stata tutta in ascesa. Dopo il diploma, si arruola nei Marines, esperienza che lo porterà anche in Iraq, dove diviene ufficiale addetto alla stampa. Successivamente decide di frequentare l’Università Statale dell’Ohio e si laurea in giurisprudenza alla prestigiosa Yale Law School, in Connecticut una sfida non solo accademica, ma anche sociale, a causa del suo umile background. Si trasferisce quindi in California dove inizia a lavorare come venture capitalist per poi entrare in politica, guadagnandosi una reputazione di outsider grazie alla sua forte identità conservatrice e un linguaggio diretto.

Le idee di Vance

L’ideologia di Vance, nonostante le iniziali critiche rivolte ai repubblicani si avvicina sempre più alla visione di Trump, soprattutto per quanto riguarda il protezionismo e la posizione sulla Cina, accusata di sottrarre opportunità economiche agli Stati Uniti. Divenuto un grande oppositore dell’immigrazione clandestina, critica aspramente anche le posizioni intraprese da Joe Biden sulla guerra in Ucraina. Seppure la posizione del senatore sia stata controversa sostiene che Washington dovrebbe concentrarsi sugli interessi interni.

Anche sui temi riproduttivi Vance ha le idee chiare: vorrebbe limitare le interruzioni tardive di gravidanza con un divieto federale dopo le 15 settimane, come impedire ai minori le cure di transizioni di genere.  

Il politico ha espresso spesso opinioni critiche sulle donne senza figli, affermando che molte tra le élite politiche vivrebbero vite infelici e che le loro scelte influiscono negativamente sul Paese. Questi commenti, insieme al suo sostegno per alcune controverse politiche dell’ungherese Viktor Orbán sul controllo delle università, hanno suscitato parecchio dissenso da parte dei suoi avversari e dei numerosi gruppi a tutela dei diritti civili.

Vance che è sposato con Usha Chilukuri, un’avvocata di origine indiana incontrata a Yale, con cui ha avuto tre figli, sottolinea spesso l’importanza della famiglia e il desiderio di offrire un futuro stabile e sicuro ai propri figli, un valore che considera centrale e che lo ha spinto verso la candidatura politica.