Il Vietnam sospeso tra le guerre. La storia dei Signori Duong
30 Settembre 2021Mario Doucette, l’artista che ha reinventato la Storia
2 Ottobre 2021Sassofeltrio, Al voto il Comune che dice addio alle Marche
A queste elezioni comunali, figura anche un Comune italiano che ha traslocato, ha voluto cambiare regione e ora vota per la prima volta come municipalità emiliano-romagnola. È il piccolo Comune di Sassofeltrio: fino a pochi mesi fa era un Comune delle Marche. Ora, a causa del distacco voluto dai cittadini, è traghettato in terra riminese.
Sassofeltrio da Pesaro a Rimini
Ha circa 1.400 abitanti. Nel 2007 al referendum per il distacco, 739 cittadini hanno votato per passare dalla provincia di Pesaro e Urbino. Da allora sono trascorsi quattordici anni di annose questioni. Anzi le vicissitudini del piccolo Comune nascono un paio di secoli prima. Durante la Restaurazione era sotto Macerata Feltria, passò poi a San Leo, sotto Leone XII. Poi, con l’Unità d’Italia entrò a far parte della provincia di Pesaro e Urbino. Nel 1929 fu soppresso per essere ricostituito nel 1948.
Che cos’è un’exclave
Eppure le particolarità non sono finite. È un Comune che ha un’exclave, ossia propri possedimenti dislocati vicino ad altri Comuni. Si tratta delle frazioni di Ca’ Micci e Ca’ Gostino, in pratica “satelliti” di terra compresi tra lo Stato di San Marino e alcuni Comuni riminesi.
Il distacco di un Comune
Il passaggio di un Comune da una regione all’altra è regolato dall’art. 132 della Costituzione, nonché normato dalla legge 352 del 1970.
Già nel luglio 2007 viene inserito in Gazzetta ufficiale l’esito referendario, poi però trascorrono tredici anni perché nel frattempo vi era stata una sorta di emorragia di Comuni dalle Marche all’Emilia Romagna. I sette Comuni della Valmarecchia – Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria e Talamello – avevano votato, pochi mesi prima di Sassofeltrio, il medesimo distacco. Il Parlamento dà perciò via libera ai sette Comuni nell’agosto 2009. Le Marche fanno ricorso, mentre nel caso di Sassofeltrio non rispondono, non rilasciano il parere. Il silenzio non è peraltro previsto in Costituzione per cui si attende fino a quando, nel 2013, un deputato non presenta alla Commissione deputata della Camera la legge sul distaccamento. Poi, si riaccende il dibattito, in particolare in seno alla Regione Marche, sottolineando che dall’espressione popolare del 2007 fosse ormai trascorso troppo tempo per ritenere quella volontà ancora attuale. Ciononostante si vota nei due rami del Parlamento: il 25 maggio 2021 approva definitivamente anche il Senato. Il 17 giugno 2021 il Comune di Sassofeltrio cambia regione, traghettando dalle Marche all’Emilia-Romagna. E ora si vota a Sassofeltrio, per la prima volta Comune riminese.