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Si lavora per renderli operativi già nel 2024: da Roma a Fiumicino in 10 minuti
di Paolo Trapani
Sta per arrivare davvero l’era delle macchine volanti? Quante volte si sono viste nei film di fantascienza? Tra poco potremmo vederle muoversi (e volare) nella realtà.
La fantasia di autori e registi ci ha spesso mostrato nei film il volo delle auto senza ruote e con le ali, capaci di coprire grandi distanze per trasportare a velocità impensabili le persone e gli oggetti. Adesso sono in fase avanzata gli studi e le elaborazioni per rendere concreto tutto questo.
Da anni ormai vediamo volare a bassa quota i droni telecomandati, dotati di telecamere, che ci mostrano nuove vedute di luoghi e città, ma non è lontano il momento in cui vedremo i nuovi droni trasportare persone ed altro.
Roma prepara il drone taxi
Nella Città eterna si progetta il primo esemplare di taxi volante che potrebbe muoversi, cioè volare, ufficialmente nel 2024. Una data imminente per assistere a una grande rivoluzione tecnologica. Il progetto per ora prevede una tratta-base con il percorso dal centro città all’aeroporto di Fiumicino. Il tutto allo scopo evidente di migliorare la mobilità urbana in una delle città più congestionate al mondo. Il drone-taxi potrebbe essere pronto tra 3 anni, in quella che è già una sfida di innovazione e tecnologia che vede l’Italia competere a livello mondiale, col Giappone, ad esempio, che ha fissato la data del traguardo del primo volo per il 2025. Anche in altre città italiane, come Milano e Torino, si sperimentano progetti analoghi.
Dall’Urbe a Fiumicino in 10 minuti
Studi tecnici e stime economiche prevedono che il servizio inizialmente costerà 140 euro e il tragitto, dal centro dell’Urbe a Fiumicino, venga coperto in circa 10 minuti (attualmente via terra se ne impiegano 45, se tutto va bene). Il drone avrà una capacità di trasporto di almeno sei persone. Il progetto vede coinvolti Volocopter, pioniere della mobilità aerea urbana (Uam), la holding Atlantia e gli Aeroporti di Roma, il più grande operatore aeroportuale nazionale. Con la supervisione e il controllo di Enac ed Enav, le aziende protagoniste del progetto pilota proveranno a innovare l’aviazione civile allo scopo di trasformare radicalmente la mobilità urbana. L’obiettivo dichiarato è decongestionare il traffico e si confida che le auto-volanti in futuro possano muovere persone e merci allentando la morsa degli ingorghi sulle strade. Quello del drone-taxi non è però un progetto isolato, visto che la città di Roma ha avviato ulteriori collaborazioni anche con altre realtà. Ad esempio, con Urban Blue è in atto un progetto per creare una società partecipata da Aeroporti di Roma, Venezia, Costa Azzurra e Bologna allo scopo di sviluppare infrastrutture di mobilità aerea urbana a livello internazionale.
Il futuro della mobilità e dei trasporti
Le previsioni degli esperti evidenziano che presto il valore di mercato di questo nuovo settore dell’aviazione civile possa arrivare anche a 4 miliardi di euro, solo considerando l’Europa. Più in generale, a livello internazionale sono molteplici i modelli che vengono elaborati. Ad esempio sono allo studio e oggetto di verifiche tecniche: “EH216” della cinese EHang, “S2” della californiana Joby Aviation, “VA-X4” della britannica Vertical Aerospace, “One” della svedese Jetson, “Lilium Jet” della tedesca Lilium, e City Hawk e Falcon XP dell’israeliana Urban Aeronautics. Il primo progetto italiano, come il “Manta ANN2” della Manta Aircraft, sarà presentato a metà novembre al Dubai Airshow.
Non è lontano il momento di questa rivoluzione e molto presto, proprio come nel film ‘Ritorno al Futuro’ con protagonista l’attore Michael J Fox, nei cieli delle città vedremo le nuove (aereo)linee di trasporto.