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Conquistata l’Italia, ora Fratelli d’Italia alla prova internazionale
Negli ultimi anni il debito pubblico italiano in mano alla Banca centrale europea è quasi raddoppiato: dal 17% del 2019 sarà a fine 2022 quasi il 30% del totale. Nei prossimi tempi, inoltre, potrebbe ulteriormente crescere. Dunque sul nostro destino politico incombe l’influenza internazionale ed in particolare dell’Ue, dove Paesi come Germania e Francia, da sempre, fanno la voce grossa. Tutto ruota intorno agli interessi economici ed al mostruoso debito pubblico accumulato dall’Italia negli anni. Dovrà necessariamente tenere conto anche di questo Giorgia Meloni, da poche ore vincitrice delle elezioni politiche e tra pochi giorni (molto probabilmente) nuovo Presidente del consiglio dei ministri.
Le reazioni internazionali
A commentare l’esito delle consultazioni italiane sono subito intervenuti molti esponenti politici stranieri. A conferma che le posizioni politiche dell’Italia sono molto importanti per i destini internazionali.
Non mancano ovviamente le critiche alle scelte degli italiani.
Giorgia Meloni, la Russia le dà il benvenuto
Dalla Russia, intanto, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha sottolineato: “Siamo pronti a dare il benvenuto a qualsiasi forza politica in grado di mostrarsi maggiormente costruttiva nei rapporti con la Russia“. Sulla collocazione internazionale dell’Italia, nel quadro del conflitto in corso, tra Ucraina e Russia, la Meloni si è espressa chiaramente, ma incideranno sul nuovo governo anche la posizione della Lega di Salvini e di Silvio Berlusconi. E proprio il Cavaliere, che tornerà a sedere al Senato della Repubblica dopo 8 anni di assenza, sarà determinante nel tenere saldi i rapporti con la Ue. In particolare, con la Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen che, la settimana scorsa, aveva sottolineato che l’Europa è in possesso di “strumenti” di intervento, in caso di una vittoria dell’estrema destra in Italia.
I sovranisti europei
Particolarmente soddisfatti della vittoria di Fratelli d’Italia si sono detti i governi polacco e ungherese, entrambi a trazione sovranista. Il premier polacco Mateusz Morawiecki si è congratulato con Giorgia Meloni su twitter. A pochi istanti dagli exit-poll, breve ma conciso ha scritto “Congratulazioni Giorgia Meloni” con tanto di tag ed emoticon. Lo spagnolo Santiago Abascal, leader del partito di destra estrema Vox, ha festeggiato il risultato dicendo che la vittoria di Meloni “indica un cammino verso un’Europa fiera, libera e sovrana“. “Congratulazioni, vittoria meritata” il commento del premier ungherese, Viktor Orbán.
Tra i primi a twittare c’era stato anche il leader del Rassemblement National francese, Jordan Bardella (delfino di Marine Le Pen), che si era rivolto direttamente a Ursula von der Leyen sottolineando che il risultato italiano è ststa “una lezione scoraggiante” per la presidente della Commissione.
Governi e politici stranieri
Meloni, cosa pensa la Spagna
“I populismi finiscono sempre nel disastro”, ha invece ammonito il ministro degli Esteri spagnolo dopo la vittoria della Destra italiana. “È un momento di incertezza e nei momenti di incertezza i populismi acquistano sempre importanza e finiscono sempre allo stesso modo: nel disastro” perché “la loro risposta è sempre la stessa: chiudiamoci in noi stessi”, così José Manuel Albarès ha detto alla stampa.
Meloni, così si esprime la Francia
La Francia sarà attenta al “rispetto” dei diritti umani e dell’aborto in Italia. Lo ha dichiarato invece la premier francese, Elisabeth Borne, dopo la vittoria della coalizione di centro-destra. Analoghe reazioni sono giunte da di deputati di spicco europei: “Giorgia Meloni sarà un primo ministro i cui modelli politici sono Viktor Orbán e Donald Trump. La vittoria elettorale dell’alleanza dei partiti di centro destra in Italia è quindi preoccupante”, ha affermato Katarina Barley (SPD tedesca), vicepresidente del Parlamento Ue.
Meloni, cosa pensa la Germania
“L’esercizio verbale tattico elettorale a favore dell’Europa” di Meloni non può nascondere il fatto che rappresenta una minaccia per una cooperazione con l’Ue, ha aggiunto Barley che è stata ministra della giustizia in Germania. Con lei, gli autocrati avrebbero “un lobbista in Consiglio, cioè la rappresentanza dei 27 Stati membri dell’Ue, capace di usare la chiave inglese nelle opere dell’Unione“.
Il portavoce dei Verdi tedeschi al Parlamento Ue, Rasmus Andresen, ha affermato che “l’inedita scivolata italiana a destra” avrà effetti enormi sull’Europa e sull’Unione Europea. ” L’Italia, in quanto membro fondatore e terza economia più forte dell’UE, si sta dirigendo verso un governo antidemocratico e antieuropeo“, ha concluso Andresen, citato dalle agenzie tedesche.
Dunque il cammino del prossimo, probabile, Governo Meloni non sarà facile a livello comunitario. Riserve e pregiudizi non mancano e servirà il tempo e l’azione concreta dell’eventuale esecutivo di centrodestra per superare scetticismo e preconcetti.