Caso Cospito, su cosa deve decidere la Cassazione
24 Febbraio 2023Multinazionali: lotta all’inquinamento o greenwashing?
24 Febbraio 2023Gli scontri tra ultras e quel rispetto verso chi non c’è più
Lo striscione ‘Brigata Roberto Rulli’ l’unico non apparso nella curva della Stella Rossa
Undici in totale (tra striscioni, drappi, pezze e bandiere) sarebbero i vessilli sottratti agli ultras romanisti dagli hooligans della Stella Rossa Belgrado. Tutto è accaduto lo scorso 4 febbraio: quella sera, dopo il match Roma-Empoli, a piazzale Mancini, é avvenuto un feroce scontro. Nei tafferugli, ai romanisti, sono stati sottratti tutti i simboli di uno dei gruppi ultras più importanti della Curva Sud.
Sabato 18 febbraio, nella curva della Stella Rossa Belgrado, sono ricomparsi quasi tutti i vessilli e le “pezze” rubate ai romanisti, ma si è notata l’assenza di uno degli striscioni più grandi: quello che porta il nome del fondatore dei Fedayn e che solitamente veniva affisso all’Olimpico, sotto al tabellone dello stadio in curva sud.
Parliamo dell’enorme striscione, sfondo bianco e scritta rossa “Brigata Roberto Rulli”: come mai, ci si è chiesto, è stato l’unico vessillo che i serbi non hanno esposto tra i tanti “trofei” presi ai rivali romanisti ? Sempre i serbi dovrebbero avere anche una bandiera con sfondo bianco dove è riprodotta l’effige di Rulli.
Striscione rubato e non esposto, perché?
Secondo alcuni osservatori del complesso universo ultras ed a detta degli abituali frequentatori delle curve, la scelta dei supporter serbi potrebbe essere scaturita da una forma di rispetto per il capo e fondatore dei Fedayn, Roberto Rulli appunto, scomparso il 19 maggio 1990 all’età di 31 anni.
Inoltre, secondo alcune voci non ufficiali, i serbi potrebbero “riconsegnare” ai romanisti i vessilli ‘Roberto Rulli’ come gesto di rispetto verso il capo dei Fedayn scomparso 33 anni fa.
Rulli è stato tra i fondatori, nel 1972 quando aveva solo tredici anni, dei Fedayn Roma. Il gruppo, posizionato sempre sul muretto 17 della vecchia curva dell’Olimpico, aveva connotazioni politiche di sinistra ed era composto per lo più da ragazzi provenienti dal quartiere Quadraro.
Proprio Roberto Rulli, in un’intervista risalente al 1977 e rilasciata al periodico “Giallorossi”, spiegò perché si scelse proprio quel nome: “Noi del Quadraro già cinque anni fa ogni domenica seguivamo la Roma. Alle dieci eravamo davanti allo stadio. La gente che ci vedeva per la strada, in quel periodo che la nostra squadra non andava molto bene, ci dava dei suicidi, dei ‘kamikaze’ e ci diceva ‘Siete peggio dei Fedayn’. Da allora questo nome che ci avevano affibbiato ci è piaciuto e lo abbiamo tenuto”.
Alta tensione per i prossimi eventi sportivi
Sul piano più generale, nel magmatico mondo delle curve, la tensione resta altissima: si guarda con attenzione al calendario, degli eventi sia di calcio che di basket, perché vi è il rischio di nuovi e pericolosi incroci tra opposte fazioni.
Il tutto viene complicato dalle nuove alleanze e dalle amicizie che si sviluppano a livello internazionale. Ormai anche gli Ultras (come fenomeno sportivo, culturale e sociale) sono al centro della globalizzazione: dunque non basta guardare solo nei confini nazionali per prevenire tafferugli tra tifosi rivali.
Tra pochi giorni, ad esempio, sono in programma due match di pallacanestro, entrambi da bollino rosso. Venerdì 5 marzo a Zagabria, nello stadio Drazen Petrovic Basketball Hall, è in programma la sfida tra i padroni di casa del Cibona e la Stella Rossa Belgrado. E da anni gli ultras croati sono amici dei romanisti.
Venerdì 10 marzo, poi, ci sarà il match tra Panathinaikos Atene e Stella Rossa Belgrado. Ed anche i fans greci sono gemellati con la curva giallorossa. Il timore è che la voglia di rivalsa dei romanisti, dopo l’affronto subito a casa propria dagli hooligans serbi, possa innescare altre micce esplosive.
Guarda il video della curva della Stella Rossa con gli striscioni romanisti
Articoli correlati