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Si rinnova online e si può prendere dai 17 anni, ma per la guida di auto e camion occorre essere accompagnati o aver superato l’esame e l’età di 18 anni.
La formazione ed i test si baseranno sui soggetti a rischi. Altro obiettivo del Parlamento europeo è ‘Zero morti sulle strade entro il 2050′ con l’ inasprimento di alcune infrazioni.
Il cambiamento del documento da fisico a digitale e la validità oltre i confini nazionali
La patente di guida passerà dal portafogli allo smartphone (o altro dispositivo elettronico) del titolare e sarà dotata di un codice QR. Funzionerà come quella fisica, avrà la stessa validità per i controlli di Polizia e per la convalida dell’identificazione. Inoltre, oltre a contrastare quelle contraffatte, semplificherà il riconoscimento delle patenti di guida tra i 27 Stati membri.
Le nuove misure sulla patente di guida
Nel 2022 più di 20mila i casi di vittime di incidenti stradali nell’Ue: pedoni, ciclisti, utenti di scooter e motociclette. A tal proposito, si è reso indispensabile l’inserimento di alcune normative per una guida sicura sia di veicoli che di infrastrutture adeguati per abbassare la velocità e migliorare l’assistenza post-incidenti. Tra queste si evidenziano: un periodo di prova di almeno due anni per i neopatentati dopo il superamento dell’esame; sostenere l’esame di guida e di iniziare la guida accompagnata di autovetture e autocarri ( categorie B e C) a partire già dall’età di 17 anni per acquisire esperienza. Invece, aver raggiunto i diciotto anni per lavorare come autista professionista. Ciò contribuirà non solo a risolvere l’attuale carenza di conducenti, ma orienterà i neopatentati verso uno stile di guida sicuro e nella riduzione di emissioni di CO2. Infine, i nuovi conducenti dovranno aggiornarsi sulle conoscenze di guida al passo con gli sviluppi tecnologici e l’ utilizzo di auto ecologiche.
La stretta sulle infrazioni del Codice della strada
La legge attuale copre alcune delle infrazioni più frequenti e gravi, ossia l’eccesso di velocità e la guida in stato di ebbrezza. La Commissione propone un ampliamento della stessa nei casi di: mancata distanza sufficiente dal veicolo che precede; sorpasso pericoloso; parcheggio pericoloso; attraversamento di una o più linee bianche continue; guida contromano; mancato rispetto delle norme sull’uso dei corridoi di emergenza; parcheggio pericoloso ed uso di un veicolo sovraccarico. Inoltre, con un portale informatico sarà possibile ridurre l’impunità di tali infrazioni, migliorando la capacità degli Stati membri per sanzionare anche i trasgressori non residenti. Tale strumento sarà accessibile anche ai cittadini per accedere facilmente alle informazioni sulle norme di sicurezza stradale in vigore in ogni Stato membro e, nel contempo, per pagare direttamente le multe.
Ritiro della patente di guida oltre i confini nazionali
In base alle norme attuali, solo un’infrazione grave comporta il ritiro della patente di guida. Tale disposizione non può essere applicata se il conducente ha commesso una violazione in uno Stato membro diverso dal proprio. Nella proposta della Commissione è prevista una norma in grado di estendere il ritiro della patente in tutta Europa e per le seguenti trasgressioni: eccesso di velocità, guida contromano, guida sotto l’effetto di alcol o droghe e la morte o gravi lesioni fisiche. Inoltre, il supporto dei registri nazionali delle patenti di guida rafforzerà i punti di contatto nazionali stabiliti, sopperendo alle attuali carenze di cooperazione tra gli Stati membri e per evitare l’impunità dei trasgressori ancora in atto. Non a caso, il 40% degli incidenti mortali sulle strade dell’Ue coinvolge autisti con meno di 30 anni, ossia solo l’8% dei conducenti.
La premessa dell’esecutivo di Bruxelles e le prospettive future
A presentare le nuove proposte per modernizzare le norme sulla patente di guida è stata Adina Valean, commissaria europea ai Trasporti: ” L’Ue sarà la prima area del mondo con una licenza guida digitale che funziona oltre i confini nazionali. Le nuove norme miglioreranno la sicurezza per tutti gli utenti della strada e aiuteranno l’Ue a raggiungere la sua “Visione Zero” per non avere vittime sulle strade entro il 2050. Le attuali norme hanno consentito una grande percentuale di reati transfrontalieri ‘impuniti’ per la scarsa tracciabilità del conducente. Le proposte di Bruxelles mirano a risolvere non solo questo limite, ma anche ad uniformare le regole per reprimere i comportamenti dannosi e per multare i responsabili. Un progetto in itinere e nel quale resterà possibile la richiesta della versione anche materiale del documento!”.