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30 Gennaio 2024Athletic Bilbao, la squadra con solo calciatori baschi
I Rojiblancos sono una “squadra-nazione” unica al mondo, nel club ultra-identitario (Euskal Herria) giocano solo calciatori baschi.
Nel mondo della globalizzazione e dei club di calcio ormai multinazionali con 25 professionisti stranieri (quasi tutti di nazionalità diverse), può esistere una squadra fatta di giocatori provenienti tutti da un solo luogo? Assolutamente sì.
È il caso dell’Athletic Bilbao, tra i più antichi club di football (fondato nel lontano 1898) e dalle radici saldamente legate ai Paesi Baschi (Euskal Herria). Con Real Madrid e Barcellona è l’unica squadra a non essere mai retrocessa in serie minori. E dopo i due colossi della Liga spagnola, l’Athletic è anche tra i club più titolati, con 35 trofei conquistati (tra Campionato, coppa nazionale e supercoppa).
Athletic Bilbao, cuore e orgoglio basco
Sede della squadra è a Bilbao, città centrale nella regione della Biscaglia: l’Athletic è famoso in tutto il mondo perché tessera nella sua rosa solo giocatori baschi o di origini basche. Unica deroga, a questa ferrea e ormai secolare disciplina, è che si possono tesserare, in casi particolari, calciatori non baschi ma cresciuti nelle giovanili del club.
Fino a 15 anni fa la società di calcio basca era riuscita perfino ad utilizzare una maglia da gara senza sponsor commerciali; successivamente, per garantire la sopravvivenza economica, nell’era degli ingaggi milionari dei calciatori, il Club si è parzialmente “aperto” agli sponsor, a patto che sulla casacca figurino solo marchi di aziende basche.
Azionariato popolare, tifosi padroni del club
Ogni scelta societaria e sulla squadra viene assunta dall’Assemblea dei soci, sono circa 30 mila (azionariato popolare), e sono tutti abbonati allo stadio San Mamés. Ogni ‘socio’ può votare il presidente e tutte le decisioni strategiche vengono prese tramite consultazione popolare. Una votazione fondamentale avvenne ad esempio nel 2010, quando fu effettuato un sondaggio tra i tifosi dell’Athletic per chiedere la possibilità di tesserare giocatori stranieri. Il risultato fu: 93% di “NO”.
Con un’ulteriore consultazione, dopo, fu avanzata anche l’ipotesi di tesserare giocatori almeno oriundi (stranieri di origini basche) e il risultato fu di un 57% di “SI’”, a condizione però che gli stessi calciatori da tesserare fossero Baschi di prima generazione (con genitori o nonni baschi) o che avessero iniziato a giocare nelle giovanili di squadre basche oppure con comprovata e indiscutibile fede calcistica rojiblanca (il soprannome dell’Athletic Bilbao).
Rojiblancos (Los Leones)
I giocatori dell’Athletic Club sono noti come Rojiblancos, dal colore della loro divisa, o come Los Leones, perché lo stadio di San Mamés è costruito vicino a una chiesa dedicata a Mamés (conosciuto in Italia come Mamante), antico cristiano che i Romani diedero in pasto ai leoni che, stando ai racconti, si rifiutarono di mangiarlo.
Nel calcio contemporaneo, dove ogni sfumatura localistica e identitaria va perdendosi o si disperde nel grande frullatore degli interessi economici che muove ormai il football, l’Athletic Bilbao rappresenta un unicum assoluto nel panorama internazionale (tutti i club sono aziende multinazionali che tesserano giocatori di qualunque nazione). Slogan della squadra Basca e dei suoi tifosi é “Ellos tienen la cartera, nostros la cantera” (“Gli altri hanno i soldi, noi la cantera”).
La Gabarra
Legata indissolubilmente al mito rojiblancos è poi la “Gabarra”, una chiatta (imbarcazione per il trasporto di merci pesanti), la cui costruzione risale al 1960, realizzata nel Porto autonomo di Bilbao. L’Athletic è stata la prima squadra a festeggiare le sue vittorie utilizzando proprio la gabarra per solcare le acque dell’estuario (il Nervion, fiume che attraversa la Regione basca e da Bilbao giunge nel mar Cantabrico). Ha fatto storia nel 1984 la lunga traversata dei calciatori a bordo della gabarra per festeggiare il doppio trionfo rojiblancos (vittoria in campionato e coppa di Spagna).
Terra e popolo, club e tifosi
Se è vero che ogni squadra di football fa di tutto per rappresentarsi come fortemente legata a un territorio e a una “patria” calcistica, il caso dell’Athletic Bilbao è l’esempio più estremo ed anche ultra-romantico di non separare mai una terra (città e squadra) da un popolo (tifosi e cittadini).
Per approfondire apri link video https://youtu.be/NStKYuBmr5g?si=pZZo0XKyDZodo_7O