La democrazia delle “minoranze organizzate”

Acqua, Italia record di perdite di rete
22 Giugno 2024
Usa, stasera il dibattito Biden-Trump
27 Giugno 2024
Acqua, Italia record di perdite di rete
22 Giugno 2024
Usa, stasera il dibattito Biden-Trump
27 Giugno 2024

La democrazia delle “minoranze organizzate”

L’affluenza alle recenti elezioni conferma un fenomeno in atto da anni che di fatto cambia pelle alla democrazia

9.944, meno di 10mila elettori in una città che conta 42mila residenti. Un record negativo assoluto (meno del 30%), quello di Torre Annunziata (in provincia di Napoli), dove 48 ore fa è stato eletto il nuovo sindaco dopo quasi due anni di commissariamento prefettizio (causa scioglimento per infiltrazioni mafiose). La partecipazione popolare ormai non appartiene più alla politica, men che meno la mobilitazione. 

Come affermava Gaetano Mosca (giurista e politologo) siamo ormai dinanzi al fenomeno della “minoranza organizzata”, che vince le elezioni e determina i processi. 

Non è la maggioranza reale del popolo a decidere chi debba governare e amministrare. Piuttosto: il gruppo sociale, il partito o l’organizzazione che meglio riescono a strutturarsi su un territorio, e a portare fisicamente più persone al voto, vincono e prendono il potere.

Non è un processo da sottovalutare, la democrazia di fatto cambia pelle. Ma il voto e la partecipazione popolare non possono essere un optional. 

Il fenomeno della scarsa partecipazione al voto è ormai molto diffuso in Italia, le recenti consultazioni europee ne sono state solo l’ultima conferma: praticamente un italiano su due non ha votato. Il dato si è consolidato anche nei Comuni al voto, rendendo per certi aspetti ancora più grave il fenomeno. I sindaci, come è noto, vengono eletti direttamente dal popolo e i Comuni sono gli enti di prossimità più vicini alla gente. Dunque, proprio nel caso delle amministrazioni locali, partecipazione e affluenza dovrebbero crescere, invece non accade quasi mai. Solo nei centri abitati più grandi (vedi ad esempio Firenze) le cose vanno meno male, ma certo non sono positive: qui il sindaco è stato eletto con il 47% di affluenza. Apparentemente i partiti e i movimenti politici appaiono dispiaciuti di una affluenza bassa, ma è veramente così? O magari tendono ormai ad approfittarne, sapendo di dover convincere meno persone con la consapevolezza di poterle condizionarle più facilmente nelle scelte?