Storie di Stadio/ Marco Fonghessi, un cuore a metà

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Storie di Stadio/ Marco Fonghessi, un cuore a metà

40 anni fa la tragedia dopo Milan-Cremonese 

Domenica 30 settembre 1984, terza giornata di campionato, allo Stadio “Giuseppe Meazza” di Milano scendono in campo i padroni di casa del Milan e la neopromossa Cremonese. La sfida ‘grigio-rosso-nera’ è molto sentita. Cremona, provincia della Lombardia operosa e profonda, si affaccia finalmente in Serie A ed il match attira a San Siro una carovana di almeno 10mila tifosi ospiti. 

Mondonico allenatore della Cremonese, il Milan con Wilkins e Hateley

I rossoneri hanno in squadra calciatori importanti, da “Bubu” Evani a Beppe Incocciati,  da Pierpaolo Virdis agli acquisti inglesi Wilkins e la punta Mark Hateley. I grigio-rossi, dal canto loro, sono nella massima serie calcistica con in panchina il bravo tecnico Emiliano Mondonico detto “Mondo”. La partita è tutt’altro che scontata ed al termine dei 90 minuti di gioco finisce 2-1 per i padroni di casa. La Cremonese non sfigura e nel primo tempo passa addirittura in vantaggio con un eurogoal di Marco Nicoletti. I rossoneri, nel secondo tempo, ribaltano il risultato grazie ad una doppietta di Hateley. La partita termina in assoluta tranquillità, nessuno può immaginare la tragedia che si consumerà circa 30 minuti dopo il fischio finale.

Un auto targata Cremona in via Capocelatro: aggressione e coltellate

Nel deflusso dei 70mila dallo stadio “Giuseppe Meazza” c’è anche Marco Fonghessi, 21 anni: proviene dal piccolo centro di Castelleone, appena 30 chilometri di distanza da Cremona. Marco ha il cuore a metà: tifoso milanista, ora che la squadra della sua provincia è in Serie A tiene molto anche ai grigiorossi della Cremonese. Allo stadio è arrivato con alcuni amici con un auto che viene parcheggiata in via Capocelatro, non lontano dall’impianto sportivo di San Siro (lato curva Sud, feudo del tifo rossonero).

Il libro di Maurizio Martucci “Cuori tifosi” (anno 2010)

La tragedia di Fonghessi è stata ripercorsa dal giornalista Maurizio Martucci nel libro ‘Cuori tifosi. Quando il calcio uccide: i morti dimenticati degli stadi italiani’, edito nel 2010 da Sperling & Kupfer’. Martucci riporta la testimonianza di Massimo 1963 (il capo storico degli ultras grigiorossi). “Alla volta di Milano, sulla scia dell’onda dei tifosi cremonesi, viaggia anche Marco con una Fiat 131, accompagnato da altri tre amici sostenitori della Cremo. Perchè in provincia, si sa, il calcio è bello viverlo soprattutto così… Gli uni accanto agli altri, cremonesi e milanisti… E per Milano decide di marciare anche Gabriele, l’altro Fonghessi, il fratello maggiore di Marco, a bordo dei tanti pullman della tifoseria organizzata”. 

Dinamica e ricostruzione dei fatti 

Al termine della gara, sciarpa rossonera al collo, Marco Fonghessi si incammina da piazzale Axum fino a via Capocelatro, praticamente nell’area a ridosso della curva Sud rossonera. A circa mezz’ora dalla fine dalla fine della partita sta fermo davanti alla Fiat 131 targata Cremona, in attesa dei tre amici che hanno visto il match dall’anello superiore della curva Nord, lato opposto di San Siro, nel settore riservato agli ospiti. Ha in mano un cuscinetto grigiorosso per riporlo in auto. Ma a questo punto compaiono una decina di milanisti con fare minaccioso. Tutto accade in pochi minuti. Provocazioni, parolacce, insulti. Prima una spinta, calci e poi l’assalto. Uno degli aggressori si avventa contro Fonghessi, strappandogli dalle mani il cuscinetto ed estraendo dalla tasca un coltello a serramanico con cui squarcia uno dei pneumatici dell’auto. Marco reagisce e, per tutta risposta, una coltellata lo colpisce in pieno petto.

La disperata corsa in ospedale e l’inutile operazione chirurgica  

Fonghessi viene portato di corsa all’ospedale San Carlo e subisce un delicato intervento chirurgico. Otto ore sotto i ferri. Ma alle 4 della mattina del lunedì il suo cuore cessa di battere. Aveva solo 17 anni. Il responsabile, il diciottenne S.C., verrà catturato qualche giorno dopo e confessa l’omicidio. Verrà condannato a 22 anni di carcere, ma ne farà solo 14. Poi proverà a rifarsi una vita, ma incorrerà in altri guai giudiziari per reati di estorsione e minacce.

Ai funerali di Marco Fonghessi, pochi giorni dopo l’omicidio, partecipa tutta la Cremonese, del Milan ci sono il presidente Giuseppe Farina e Gianni Rivera.