Alla sfida elettorale di Filadelfia è la vicepresidente Kamala Harris a essere più convincente

Trump non ci sta. A poche ore dal dibattito trasmesso da Abc, in cui si è confrontato con la vicepresidente Kamala Harris negli studi dell’emittente Abc di Filadelfia, in Pennsylvania rilancia: “Incontro truccato. Non so se vorrò farne un altro”.

Secondo la maggior parte degli esperti interpellati era stata infatti la Harris a spuntare la sfida.

“È andata come supponevo, perché correggevano tutto ma non lei. Anchor faziosi”. Ha aggiunto il tycoon prendendosela anche con la cantante Taylor Swift rea di aver manifestato il suo pubblico appoggio alla candidata democratica.

“Non ero un suo fan. È una persona molto liberale, ne pagherà le conseguenze sul mercato”.

Il duello, della durata di circa due ore aveva toccato i temi chiave dei programmi dei due schieramenti politici. Dall’economia, all’Ucraina, alla guerra a Gaza, passando per i diritti riproduttivi, l’immigrazione e l’Afghanistan.

“Non sono né Biden né Trump, sono la leader di una nuova generazione”, aveva sottolineato Harris a The Donald che sembrava costantemente volerle ricordare che “certe idee avrebbe potuto già attuarle” considerato, che a governare in questi anni assieme a Joe Biden, vi era anche lei.

“È il momento di voltare pagina, aveva precisato la politica, mentre prendeva le distanze dalle insinuazioni del suo sfidante, il mio piano è una nuova strada per il futuro”.

Harris era riuscita a mettere all’angolo il suo avversario in parecchi momenti. Come quando lo ha accusato di essere amico di dittatori: da Vladimir Putin a Kim Jong-un che “fanno il tifo per lui certi poi di poterlo manipolare”.

La vicepresidente è apparsa decisa anche sull’aborto. Un tema caldo della campagna che ha voluto affrontare con delicatezza. Ha raccontato la storia di una ragazzina di 12 anni violentata dal patrigno e costretta ad andare in California per interrompere la gravidanza poiché nel suo Stato non era più un diritto.

Trump ha come sempre dato lustro ai classici del suo repertorio: da Harris “marxista che ha distrutto il Paese” a Harris anti-Israele che annienterà la Nazione entro due anni dal suo insediamento.

Seppure sia riuscito a controllare le sue intemperanze, a tratti l’ex presidente è apparso irritato e nervoso, ha alzato la voce e si è confuso. Ha ribadito la sua falsa teoria cospirativa che vede gli immigrati uccidere e banchettare con i gatti domestici.

Il sito di scommesse online Predictit, con sede in Nuova Zelanda che offre scambi su eventi politici e finanziari, dove in tempo reale vengono puntate ingenti somme di denaro vede ora Harris distanziare l’avversario di 10 punti, 56 a 46 rispetto ai giorni precedenti.

La consapevolezza che il 57esimo Presidente degli Stati Uniti possa essere una donna è sempre più concreta.

Immagine proveniente da Wikipedia