Sciacca, in mare un aereo C-46 della seconda guerra mondiale

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Sciacca, in mare un aereo C-46 della seconda guerra mondiale


Ottant’anni dopo avviene il ritrovamento dell’unico aereo costretto all’ammaraggio in quel tratto di mare, quel modello era impegnato nei paesi Asiatici e più raramente nei territori del Nord Africa ed europei.

Tante sorprese riservano i mari della Sicilia e numerosi sono i ritrovamenti che vengono scoperti nel corso degli anni come nell’anno 2021, quando nelle acque antistanti di Isola delle Femmine è stato individuato un relitto risalente all’epoca romana, precisamente al II secolo a.C. Si tratta di antiche anfore che con molta probabilità venivano utilizzate per il trasporto di vino. Oppure, il ritrovamento di due rostri di bronzo nel mare di Levanzo. I reperti denominati “Egadi 26” ed “Egadi 27” erano stati recuperati in un fondale di circa 80 metri assieme a 15 elmi, 20 paragnatidi, una spada e centinaia di monete in bronzo che, stando a quanto appurato da archeologi e ricercatori, erano risalenti al III secondo a.C.

Identificato un C-46 della seconda guerra mondiale

E per ultimo, alle foci dei fiumi Verdura e Platani, in territorio di Sciacca è stato identificato l’antico relitto che giace sul fondale da circa 80 anni. Frutto di una scoperta avvenuta nel 2023 grazie ad un’indagine condotta dal Dipartimento di Scienza della Terra e del Mare dell’Università di Palermo in cooperazione con l’ISPRRA e la Soprintendenza del Mare di Sicilia.

Che cos’è il Curtiss C-46 e a cosa serviva

Il fiume Verdura è un corso d’acqua che scorre lungo la Sicilia centro-meridionale, si origina dal lago artificiale di Favara e sfocia nel Mar Mediterraneo nei pressi della Torre Verdura, in territorio di Ribera. In passato, era stato già oggetto di indagini da parte dei ricercatori ma solo adesso è stato ritrovato il relitto, un aereo Curtiss C-46 utilizzato durante la seconda guerra mondiale. Si tratta di un aereo da trasporto composto da due motori, progettato e sviluppato dall’azienda aeronautica statunitense Curtiss-Wright durante gli anni 40. Fu impiegato per la prima volta a margine dei teatri bellici della seconda guerra mondiale dalle forze alleate americane.

Le testimonianze del pescatore

L’aereo americano fu oggetto di un ammaraggio avvenuto nel luglio del 1944, durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, precipitando lungo quel tratto di mare. A tale proposito è stata raccolta anche la testimonianza di un pescatore, Vito Ciancimino, impegnato in una battuta di pesca assieme al padre e al fratello, il quale avrebbe raccontato di aver assistito all’incidente  e di aver soccorso quattro aviatori americani trainandoli fino alla terraferma (fino al porto di Sciacca) con l’ausilio dei canottini che i piloti avevano utilizzato per fuoriuscire dall’aereo e galleggiare fino alla deriva. Secondo le testimonianze del pescatore, il Curtiss C-46 non sarebbe stato abbattuto ma sarebbe precipitato per dei problemi tecnici riscontrati in uno dei due motori.

“Il ritrovamento e l’identificazione del relitto del mare di Sciacca è la dimostrazione del prezioso lavoro di ricerca che la soprintendenza del mare svolge con tutti i soggetti coinvolti nel campo dell’archeologia subacquea. La Regione siciliana è costantemente impegnata per scoprire e mettere insieme le tante tracce della storia recente e di quella antica che la nostra isola ancora custodisce”, ha spiegato l’assessore ai Beni Culturali Francesco Paolo Scarpinato.

Il relitto risulta danneggiato a causa delle reti

Gli accertamenti degli studiosi si sono basati sugli studi di alcune parti dei motori rinvenuti assieme al velivolo. C’è voluto un anno, infatti, per risalire all’identità del mezzo a causa della scarsa visibilità in prossimità delle foci dei fiumi Verdura e Platani. Tuttavia, sul relitto sono stati riscontrati dei danni in alcune parti: all’elica del motore sinistro, al piano verticale della coda e alla parte superiore della fusoliera, i quali risultano danneggiati dalle reti. Sulla base del ritrovamento e dello studio di un’elica quadripala e a seguito dell’ispezione della fusoliera è stato possibile risalire alla reale identità del velivolo. La corsa certa, è che potrebbe essere l’unico aereo costretto all’ammaraggio in quel tratto di mare considerato il fatto che i C-46 durante il periodo della guerra erano impegnati nei paesi Asiatici e più raramente nei territori del Nord Africa ed europei.