L’infuocato derby della Lanterna: aggressioni, striscioni rubati e guerriglie urbane

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L’infuocato derby della Lanterna: aggressioni, striscioni rubati e guerriglie urbane

Genoani e doriani mai stati amici, ma negli ultimi mesi situazione incandescente 

A Genova, da sei mesi a questa parte, il derby della Lanterna ha preso una piega a dir poco pericolosa. Genoani e doriani si scontrano a viso aperto e, in maniera significativa, in almeno due circostanze gli incidenti hanno superato la soglia di guardia. 

In particolare, le scene di guerriglia urbana, viste poche ore prima del match di Coppa Italia di mercoledì 25 settembre scorso, sono state solo l’apice di uno scontro frontale tra ultras rossoblù e blucerchiati iniziato diversi mesi prima.

L’antefatto del 5 maggio

È domenica 5 maggio: in serie B la Sampdoria gioca in casa con la Reggiana, in serie A il Genoa è di scena a San Siro contro il Milan. Nel tardo pomeriggio, vicino Piazza Alimonda, si innesca la prima scintilla. I doriani hanno visto la propria squadra vincere contro i reggiani ed incrociano un gruppo di tifosi genoani radunati per seguire il match del Grifone contro i rossoneri. Secondo alcuni racconti e secondo i resoconti di cronaca, le opposte fazioni si scontrano apertamente: i coinvolti sono circa un centinaio di tifosi, ma con numeri alquanto squilibrati. Sembra ci siano stagi, a fronteggiarsi, circa 70 doriani e una trentina di genoani.

Qualcuno sostiene che durante la partita Sampdoria-Reggiana si fosse diffusa la voce di una presunta aggressione da parte di tifosi rossoblù ai danni dei blucerchiati. E, così, nell’incontro-scontro a Piazza Alimonda i doriani avrebbero deciso di intraprendere una qualche rappresaglia. 

Genoani feriti e covo ultras doriani devastato 

A sedare rissa e animi in piazza Alimonda ci pensò la polizia, ma i genoani interpretando quello scontro come una aggressione ingiustificata decisero, seduta stante, di attaccare una delle sedi storiche degli Ultras Tito Cucchiaroni, il gruppo del tifo organizzato doriano più antico e più numeroso nella galassia della gradinata sud blucerchiata. La sede attaccata e devastata la notte tra domenica 5 e lunedì 6 maggio è quella di piazzale Adriatico, in Val Bisagno.

Derby di Coppa, scontro frontale

Proprio la scintilla e gli scontri del maggio scorso sarebbero alla base dei nuovi tafferugli scoppiati frontalmente tra ultras doriani e genoani nel pomeriggio di mercoledì 25 settembre,  diverse ore prima del fischio di inizio a Marassi.

In questa circostanza, come si è visto anche nei servizi dei tg nazionali, nelle ore precedenti la partita, che ha poi visto la Sampdoria battere il Genoa ai calci di rigore, alcune zone del capoluogo ligure, nelle aree a ridosso dello stadio, si sono trasformate in un campo di battaglia. 

La Nord genoana espone stendardi e bandiere doriane 

Durante il match di Coppa Italia, la Gradinata Nord genoana ha esposto alcuni “trofei” di battaglia sottratti al nemico blucerchiato nella notte del maggio scorso. L’esposizione è stata accompagnata da cori e sfottò contro gli odiati cugini doriani.

Sottrarre striscioni, drappi e stendardi ai fans nemici rappresenta, nel codice ultras, la massima gogna possibile (leggi qui il nostro approfondimento https://www.laredazione.net/striscione-rubato-bottino-di-guerra-e-il-codice-degli-ultras/).

Dunque, tutto lascia pensare che la diatriba e lo scontro non siano affatto chiusi. L’auspicio è che con il passare del tempo rancori, voglia di vendetta e rappresaglie varie si possano disperdere e non si rivedano le scene di guerriglia viste nell’ultimo derby giocato all’ombra della Lanterna. 

Guarda video degli scontri: https://youtu.be/F8Q4hCGa1GY?si=ylNJzo-VSb0nnjwm