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Il 10 marzo 1975 l’iniziativa, rivoluzionaria, di quattro giovani lombardi. Ecco la storia straordinaria di Radio Milano International.
Lunedì 10 marzo, anno 1975, a Milano quattro intraprendenti ventenni inventano qualcosa di unico e rivoluzionario. Angelo e Rino Borra, Piero e Nino Cozzi, sfruttando un trasmettitore militare che si erano procurati e, dopo aver comprato un mixer ed un giradischi, insieme a microfoni e miscelatori, iniziarono a trasmettere via radio da una frequenza nuova. Accadde così qualcosa di mai visto fino a quel momento.
Per la prima volta in Italia si rompe il monopolio Rai e quello delle trasmssioni statali: a Milano nasce la prima radio libera. Ma il percorso di Radio Milano International, questo il nome scelto dai promotori, non avrà vita facile.
Come nasce la prima radio libera
I quattro “rivoluzionari” delle frequenze radio allestirono il loro studio in una stanza dell’appartamento della famiglia Borra, situato in via Locatelli, al centro di Milano: tutti i promotori portavano nello studio un disco e lo mandavano in onda via radio. Ben presto vennero seguiti da tantissimi milanesi, il tam tam in città si diffuse velocemente e così ogni giorno migliaia di ascoltatori e amanti della musica si sintonizzavano sulla frequenza 101 mhz attraverso il quale il segnale viaggiava 24 ore al giorno. La notizia dell’iniziativa dei quattro giovani milanesi arrivò ben presto ai giornali, ma proprio dalla diffusione della novità su scala nazionale arrivarono i primi problemi.
Violazione della legge per lo sfruttamento dell’etere
All’epoca quella nuova emittente violava la legge che riservava allo Stato, attraverso la RAI, lo sfruttamento dell’etere per le trasmissioni radiofoniche e televisive. Così il 14 aprile 1975, appena un mese dopo il battesimo della nuova Radio, la polizia fece irruzione in via Locatelli e sequestrò tutti gli impianti. Da lì ne scaturì un contenzioso legale che fece segnare già il 24 aprile (sempre del 1975) la decisione del Pretore di Milano che accolse il ricorso dei promotori e ordinò di riportare gli apparecchi di trasmissione nello studio dove tutto aveva avuto inizio.
La sentenza del Pretore meneghino fu uno spartiacque storico e fece da preludio all’innovazione: non trascorse molto tempo, infatti, per registrare l’esplosione delle radio libere in tutta Italia.
Il 28 luglio 1976, inoltre, con la sentenza numero 202, la Corte Costituzionale confermò il provvedimento del Pretore milanese e dichiarò legittime tutte le trasmissioni in ambito locale: la decisione dei giudici romani pose fine ufficialmente al monopolio Rai e statale. Intanto la radio milanese era divenuta punto di riferimento imprescindibile della musica a livello nazionale. A Milano, in sede, iniziarono ad arrivare personaggi come Claudio Cecchetto, Paolo Limiti e Lino Patruno.
Qui il link della radio: https://www.radiomilano.international/