Ogni epoca ha le proprie tendenze ma con il trascorrere del tempo non tutte passano di moda, anzi spesso ritornano più forti di prima. Il mondo del web, e dei social in particolare, lo sa bene
E’ trascorso esattamente un anno dal lockdown. Il 9 marzo del 2020 l’allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte in diretta Tv e social tenne una conferenza stampa per annunciare la totale chiusura dell’Italia
Poracci in Viaggio è un Travel Blog gratuito specializzato nella pubblicazione di offerte per viaggi low cost, prenotabili tramite siti ufficiali di compagnie aeree e motori di ricerca come Booking e simili. E’ una delle community di viaggiatori più grandi e affiatate d'Italia con quasi mezzo milione di utenti tra sito, app e social
Tra le restrizioni e le misure di prevenzione anti-contagio da coronavirus, i provvedimenti più frequenti, e sicuramente quelli che più hanno scatenato conseguenze economico-sociali con proteste e reazioni sociali, hanno riguardato la chiusura delle attività e la crisi delle medio-piccole imprese contribuendo ad innalzare il livello di difficoltà economica nel nostro Paese
Tra polemiche e incertezze il clima pandemico si sta surriscaldando ancor di più con il tema caldo dei vaccini. Tutti i Paesi del mondo, tra cui l’Italia, stanno mettendo in atto un piano per fare in modo che quanto prima l’intera popolazione veda inocularsi l’antidoto anti-Covid.
Le giornate mondiali rappresentano uno dei modi più immediati e unitari per riuscire a sensibilizzare i cittadini e l’opinione pubblica su temi particolarmente rimarchevoli e significativi. Tra queste troviamo la giornata mondiale in memoria delle vittime dell’amianto, o asbesto, celebrata il 28 aprile di ogni anno
“La periferia è una fabbrica di idee, è la città del futuro”, dice Renzo Piano. Se lo afferma l’architetto nostrano più famoso al mondo, allora sarà vero.
Dall’avvio dell’epidemia nel marzo 2020, sono stati numerosi gli studi effettuati sugli impatti socio-economici che hanno coinvolto gli italiani e la loro vita. Soltanto un mese fa, i dati Istat riscontravano una perdita di un milione di posti di lavoro in questo anno pandemico