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La fonte di luce proveniente dal fondo di una pineta oscura, e una canzone di Umberto Tozzi ci invitano ad avvicinarci. Siamo a Faial, un’isola delle Azzorre, una regione autonoma del Portogallo, situata nell’Oceano Atlantico.
Un piccolo camioncino food truck spunta dalla radura, e da lì si affaccia un uomo con un marcato accento toscano. “Se volete una pizza, vi dovete mettere in coda”, sottolinea Dino, il simpatico gestore, “anche se intorno non vedete nessuno, ho numerose prenotazioni di cui occuparmi”.
È così che “La Piovra”, il ristorante italiano su ruote, esporta la tradizione e la gastronomia del Bel Paese. I suoi clienti non sono soltanto connazionali, ma principalmente locali e turisti stranieri. Mentre impasta una delle sue specialità, Dino Lucarelli trova il tempo di raccontare la sua storia: “Vivevo a Piombino, in provincia di Livorno, e mi occupavo dell’attività di famiglia, riparavo orologi. Poi, nel 2015, il settore è entrato in crisi. È stato difficile dover abbassare la saracinesca, ma non era più possibile proseguire”, aggiunge: “Mio nonno aprì il primo negozio nel 1946, dopo aver lavorato per molti anni in casa”. La fine di un’era, seppur con tanta tristezza, segna anche l’inizio di una nuova avventura. Quella che per Lucarelli era soltanto una passione diventa un’attività. Decide di investire in una nuova professione, di cambiare vita, e così comincia a riflettere sull’idea di lasciare l’Italia.
La scelta non è facile: imparare una nuova lingua, allontanarsi dagli affetti e affrontare costi elevati. Inizialmente, Lucarelli pensa alle isole Canarie, poi per motivi economici decide di optare per un altro luogo che comunque gli ricordi la sua terra.”Le Azzorre non sono proprio come l’Arcipelago Toscano”, spiega. “Il tempo qui è buono, anche se piove spesso. Ero già venuto in vacanza, poi, nel febbraio del 2016, ho deciso il trasferimento con moglie e figlio, cane compreso”. “Non è stato facile, lo ammetto”, precisa, “i primi anni sono stati faticosi, ma poi ho iniziato a ingranare, e ora, qui davanti al porto di Horta, tutti ci conoscono”.
“Oltre alle pizze offriamo panzerotti, porchetta, lasagne, tiramisù e, ovviamente, polpi cucinati in molti modi”. Sta per iniziare un famoso festival, e l’imprenditore racconta che sarà un mese impegnativo: l’evento richiamerà moltitudini di persone che vorranno assaggiare le sue specialità. “È un’esperienza fantastica anche per mio figlio Alessio”, evidenzia, “Parla già perfettamente due lingue, oltre all’italiano ha imparato l’inglese e il portoghese, ha stretto amicizie importanti e si è ambientato”. Sull’isola blu, chiamata così per il colore delle sue ortensie, Dino sembra essere felice e non rimpiange la sua scelta. Piombino? Con un sorriso, conferma: “Ci torniamo solo per le vacanze”.