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29 Dicembre 2021Bridgerton e il boom dei romance storici
La seconda serie il 25 marzo 2022, ritarda a causa del Covid sul set
di Roberta Caiano
Nell’attesa che molte riprese sui set attivino nuovamente il processo di produzione delle nuove serie o film, la lettura è stata un ottimo sostituto e forse anche di più. Da questo punto di vista sia la lettura che il modo in cui gli italiani si rapportano con l’editoria ha visto dei cambiamenti notevoli. Infatti, secondo le ultime stime dell’Ufficio Studi dell’Aie su dati NielsenQ, presentate in dicembre durante la fiera nazionale della piccola e media editoria alla Nuvola di Roma, risulta che nei primi undici mesi del 2021 è stato venduto il 25% in più di libri rispetto al 2020 e a fine anno si stima una crescita tra il 16,3% e il 12,6%, sebbene siano esclusi ebook e audiolibri.
Il fumetto aumenta di quasi il 200%
Nello specifico la produzione editoriale, dopo il rallentamento dell’anno precedente a causa della pandemia, è risalita con un numero di novità pubblicate a stampa pari a 68.057, in crescita del 10% rispetto al 2020 e in calo dell’1% rispetto al 2019. Mentre troviamo in flessione dell’11% rispetto al 2020 e del 2% rispetto al 2019 le novità pubblicate in e-book, con un dato di 40.866. Per quanto riguarda i generi e i titoli più venduti, invece, la crescita del mercato è omogenea su tutti i generi con alcuni picchi quali i libri su giochi e tempo libero, con vendite aumentate del 235%, il fumetto (più 188%), l’attualità politica (più 56%). I dieci titoli più venduti, inoltre, confermano il mix di generi e tra novità e long seller. Ma come capita spesso questi fenomeni vengono accompagnati anche da altri di settori adiacenti come i prodotti cinematografici, televisivi e le serie tv di produzione delle piattaforme di distribuzione di contenuti di intrattenimento come Netflix, per citare il più famoso.
Bridgerton, il covid sul set fa tardare la seconda stagione
Infatti, molti di questi prodotti sono tratti da libri di vario genere e convertono lo spettatore in lettore più velocemente di quanto si possa pensare. Come accennato, molte serie o film hanno dovuto sospendere le riprese e procrastinare le loro date di uscita come è successo l’anno scorso con la Casa di carta in cui una delle attrici protagoniste era risultata positiva al Covid ritardando le riprese e con la famosa serie Bridgerton, la cui seconda stagione era programmata per questo Natale, ad un anno preciso dal suo esordio, ma a metà luglio le riprese sono interrotte a seguito di un’epidemia di Covid-19 sul set.
Bridgerton, il 25 marzo 2022 il ritorno della serie
Dopo i primi rumors che vedevano il ritorno della serie in primavera, è arrivata da poco la conferma che il 25 marzo 2022 gli utenti Netflix potranno godere della seconda parte del fenomeno che solo lo scorso anno è balzato alle classifiche della piattaforma online come la serie più vista con 82 milioni di utenti, soppiantata da Squid game questo autunno con un record di 142 milioni di spettatori. La saga Bridgerton è in realtà tratta dagli otto libri di Julia Quinn, una delle scrittrici di romanzi romance storici più celebri, le cui copie sono andate letteralmente a ruba dall’uscita della serie tv firmata Shonda Rhimes. Il 25 dicembre 2020, data di esordio della serie, l’immersione nel mondo dell’800 è stata così riportata in ottica moderna, sottoponendo la società dell’epoca ad un’analisi piena di curiosità, a paragone con la nostra epoca in cui patriarcato, femminismo e cambiamenti sociali si mescolano tra fascino e dubbi. Ogni stagione racconta la storia di ognuno degli otto fratelli Bridgerton: Daphne ha aperto le danze come la prima dei fratelli a contrarre matrimonio, mentre la seconda stagione vede come protagonista il fratello maggiore Anthony, diventato capofamiglia giovanissimo dopo la morte del padre. Merletti, corpetti, balli, palazzi nobili, tè, carrozze, cavalli e la routine dell’epoca permettono allo spettatore di fare un salto nel passato con grande lucidità, ma anche con un pizzico di magia, secondo la ricostruzione romantica dell’epoca. Questo ha senz’altro contribuito ad una richiesta compulsiva di tutti gli altri libri per andare di pari passo con la serie e vedere intrecciate le storie della famiglia.
Perché il genere dei romance storici piace anche agli uomini
Ciò può dirsi vero anche per altre serie come la celebreLa regina degli scacchi, tratto dal libro di Walter Tevis o anche la saga di Outlander tratta dai libri di Diana Gabaldon, per non dimenticare l’illustre Game of Thrones tratta dai libri di George R.R. Martin. Ma in particolar modo il romance storico ha subito un’impennata nel mondo dell’editoria con la conseguenza di esplorare i periodi che racchiudono il XVIII e XIX secolo. Lo sfondo romantico ha sicuramente contribuito in maniera notevole all’avvicinarsi a questo genere, ma l’alone di charme e l’attrattiva di questi romanzi sono dovuti soprattutto al modo in cui vengono descritte epoche spesso buie per i diritti delle donne e la parità sociale, e l’amore rappresenta il modo più dolce per raccontarli. Julia Quinn, nel caso specifico, plasma i suoi personaggi in modo tale da assumere un pensiero all’avanguardia soprattutto nel modo di descrivere in realtà il potere che le donne avevano, a proprio modo, nella società dell’epoca. In particolare, gli e-book hanno subito un boom di richieste, motivati da un target di lettori principalmente giovani, sebbene non siano solo composti da donne, come si può comunemente pensare, ma anche da uomini i quali possono attingere spunti di riflessioni ancora maggiori. Dal fenomeno Bridgerton in poi, non soltanto le richieste sono state talmente alte da far arrivare vendite anche di 700 dollari per i libri introvabili, ma anche altre autrici intoccabili del genere ( Lisa Kleypas o Mary Balogh, per citare quelle ancora attive nella scrittura odierna) sono state riprese a ruota, annoverando i romance storici tra i generi letterari più rivalutati e ricercati, contribuendo così ad un boom di richiesta e vendita. Come sacro e profano si intrecciano, così stampa e online vanno di pari passo creando un melting pot di settori che in questo modo possono risollevarsi insieme, contando l’uno sull’altro.