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È allarme per la finale: previsto l’arrivo del triplo dei tifosi che avranno accesso allo stadio
di Paolo Trapani
C’è preoccupazione a Tirana, in Albania, per la partita di mercoledì 25 maggio che assegnerà il trofeo della Conference League (nuova competizione europea di calcio).
Il match vedrà confrontarsi Roma e Feyenoord e nei giorni scorsi a lanciare l’allarme è stato Kejdi Tomorri, presidente della Federcalcio albanese e responsabile dell’organizzazione della finale.
Lo stadio di Tirana, l’Arena Kombëtare (in italiano: Arena Nazionale), situato nel centro della città, inaugurato nel 2019, ha una capienza di appena 22.500 posti.
Le due squadre finaliste che si contendono la Coppa sono espressioni di due grandi città, Roma e Rotterdam, dalle quali la richiesta di biglietti è molto più alta delle effettive capacità dell’impianto.
Tomorri infatti ha spiegato: “Dall’Italia dovrebbero arrivare 60mila persone, che sono senza biglietto, perché solo 4mila sono riuscite ad acquistarlo. Intanto abbiamo ricevuto informazioni dalla polizia olandese che si aspetta un afflusso in Albania di circa 20mila persone”.
Sono numeri che se confermati rischiano di creare infiniti problemi di ordine pubblico. Le autorità locali stanno predisponendolo un piano particolareggiato per gestire l’afflusso di turisti e tifosi e già da lunedì 23 maggio, fino al giorno successivo al match, l’attenzione sarà altissima.
I precedenti tra le tifoserie
Resta però il problema dell’afflusso di persone a Tirana cui si aggiunge la paura ulteriore che tra le due tifoserie non corre buon sangue.
Il ricordo di molti appassionati ed osservatori va dritto al 19 febbraio 2015. In quella occasione era in programma una sfida tra Roma e Feyenoord nella capitale italiana. Prima del match centinaia di tifosi olandesi si resero protagonisti di disordini al centro di Roma. Gli hooligans si scatenarono nella zona di Piazza di Spagna, dove si ritrovarono prima di seguire la partita. I supporter olandesi si riunirono anche sotto la scalinata di Trinità dei Monti e si rese necessario un imponente dispiegamento di forze dell’ordine. Disordini si verificarono anche in via delle Milizie e a Villa Borghese.
Nel 2015 furia hooligans olandese a Roma
Il peggio, quel giorno, avvenne intorno alle ore 17,00 a Piazza di Spagna, dove i tifosi olandesi lanciarono oggetti, bottiglie e fumogeni contro le forze dell’ordine. Inoltre, gli hooligans vandalizzarono la Barcaccia del Bernini, monumento simbolo di Piazza di Spagna, all’epoca da poco restaurata.
La fontana, la cui realizzazione risale al 1629, è uno degli emblemi di Roma nel mondo e fu presa d’assalto: gli olandesi oltre a danneggiarla vi gettarono all’interno rifiuti e oggetti di ogni tipo. Successivamente la Sovrintendenza ai Beni Culturali certifico’ oltre 100 scalfiture e scheggiature su tutta la fontana, praticamente un danno permanente e non recuperabile.
Rischio scontri e pericolo infiltrazioni tifoserie
Come spesso accade in questi casi, con una partita particolarmente attesa e con l’accesa rivalità tra le tifoserie protagoniste della finale, il rischio tafferugli è molto concreto ed ad esso si aggiunge il pericolo di “infiltrazioni” di altre tifoserie europee i cui hooligans sono amici e/o nemici dei supporter delle due squadre direttamente coinvolte (Roma e Feyenoord).
Caos biglietti e prezzi alle stelle
Come se tutto ciò non bastasse, proprio sui 22.500 tagliandi dello stadio, posti in vendita direttamente dall’Uefa per la finale, si è scatenato il caos. Appena aperta la possibilità, via internet, di acquistare il prezioso biglietto per la partita del 25 maggio, la confusione è stata totale e molti ticket sono risultati subito irreperibili. Successivamente, sui circuiti non ufficiali, i prezzi sono volati alle stelle. Tagliandi il cui costo ufficiale e iniziale era di circa 100 euro sono stati posti in vendita sul web anche a 3mila/5mila euro. Una follia nella follia, che ha alimentato ulteriore tensione tra i tanti appassionati e tifosi intenzionati a recarsi a Tirana per assistere alla finale.
La speranza adesso è che molti tifosi e sportivi, sia di Roma che di Rotterdam, alla luce di quanto accaduto con la vendita dei biglietti, rinuncino a partire alla volta dell’Albania, dove anche i prezzi di alberghi, B&B e strutture ricettive sono in questi giorni fuori controllo e oggetto di enormi speculazioni.
Il ricordo dell’Heysel, 37 anni fa
Guardando ai tempi meno recenti, la memoria collettiva va ad un drammatico precedente, che non va dimenticato proprio per evitare nuove tragedie.
Il 29 maggio 1985 a Bruxelles il match di finale di Coppa dei Campioni, tra Juventus e Liverpool, finì in tragedia anche a causa della disorganizzazione sulla vendita dei biglietti, dell’inadeguatezza dell’impianto scelto per la partita (l’Heysel), e della pessima gestione dell’ordine pubblico da parte dell’autorità.
Quel giorno, per ore, gli hooligans inglesi si lasciarono andare a raid vandalici ed all’interno dello stadio, prima del fischio di inizio, assaltarono il settore dove si trovavano i tifosi juventini. Dalle varie e violente cariche attuate dagli inglesi scaturì il crollo di un muro dello stadio e 39 persone morirono schiacciate o soffocate nella calca e per il panico che si era determinato (https://it.m.wikipedia.org/wiki/Strage_dell%27Heysel).