
Regionali in Campania, ecco la vera partita
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31 Ottobre 2025Chi sarà il governatore della Campania: Fico o Cirielli?
Elaborata con AI
Ecco i profili dei due principali contendenti .
Non saranno solo loro due a correre per la carica di Presidente della Regione Campania, ma sono sicuramente i leader delle coalizioni più forti. Vediamo quindi i profili personali e i percorsi politici di Roberto Fico ed Edmondo Cirielli.
Roberto Fico
Classe 1974, nato a Napoli, si è diplomato nel noto Liceo Umberto I nel quartiere di Chiaia. Nel 2001 si è laureato in Comunicazione. Appena 4 anni dopo, il 18 luglio 2005, fondava uno dei primi Meet up amici di Beppe Grillo in Italia. Nel 2010, Fico prova per la prima volta a misurarsi col voto, candidandosi, proprio come oggi, a governatore della Campania. Il risultato fu magro, appena 1,35%. Il Movimento 5 Stelle, in quella fase storica, ancora non aveva conosciuto il suo boom elettorale.
Roberto Fico nel 2011 provò con le comunali a Napoli. Altra magra figura, superò di poco l’1% nella corsa a Sindaco.
Figlio di un impiegato bancario e di una casalinga, nel 2013 Fico è stato tra i protagonisti del primo exploit nazionale dei pentastellati: 25% di voti alle politiche per il Movimento voluto da Beppe Grillo e Roberto Casaleggio.
Fico così entrò a Montecitorio e ottenne la Presidenza della commissione di vigilanza RAI. Un ruolo importante che lo fece conoscere agli italiani. Nel 2018 era sempre in prima linea col Movimento quando lo stesso ottenne il 33% dei consensi in Italia. Fico saliva così sullo scranno più alto del Parlamento. Venne eletto Presidente della Camera dei deputati. È stato il primo, grande prestigioso incarico istituzionale avuto da un esponente pentastellato.
Adesso Fico torna a correre per la Presidenza della regione Campania ed è a capo di una coalizione che vede per la prima volta Pd e M5S alleati a Napoli e nelle altre quattro province campane.
In questa regione, storicamente, i pentastellati hanno la loro roccaforte di consensi. Sarà quindi importante capire la forza elettorale dei grillini, anche se proprio Fico ha voluto presentare nella coalizione che lo sostiene una lista personale che porta il suo nome. Una scelta significativa, fonte di attrito direttamente con Giuseppe Conte e i vertici nazionali grillini.
Alle urne ci sarà adesso una conta anche tra vecchi amici. Un derby del consenso tra uno dei fondatori del M5S e il movimento stesso. Non sarà una partita politica indolore e dagli esiti imprevedibili quando si conteranno i voti.
Edmondo Cirielli
Classe 1964, di Nocera Inferiore (provincia di Salerno), è un politico di lungo corso. Da giovane ha frequentato la prestigiosa scuola militare della Nunziatella a Napoli, poi l’accademia militare di Modena. È entrato nell’Arma dei Carabinieri nel 1983, dal 2001 è ufficiale in aspettativa della Benemerita. Pochi anni fa ha ricevuto l’onorificenza di generale di brigata.
La sua candidatura a governatore della Campania è stata a dir poco travagliata. Nessuno lo dice, ma i vertici nazionali di Fdi e del centrodestra mettono nel conto una sconfitta nella prima regione del Sud. Un cavallo di razza come Cirielli deve guadagnarsi una sconfitta onorevole sul campo, con l’onore delle armi. Un tempo, insomma, questa si sarebbe chiamata candidatura di servizio, ma attenzione. Nulla è scontato quando ci sono le elezioni. E a Cirielli di certo non piace perdere: lo dice la sua storia personale.
Nel suo passato c’è una collezione di vittorie politiche ed elettorali.
In Consiglio Regionale della Campania è stato eletto due volte, entrambe con il partito Alleanza nazionale. Nel 1995 raccolse quasi 16mila preferenze, nel 2000 circa 15.600.
Con l’inizio del millennio è avvenuto il salto sulla scena politica nazionale: eletto per sei volte consecutive alla Camera dei deputati. Nel 2001, nel 2006, nel 2008, nel 2013, nel 2018, nel 2022. Un record di vittorie quindi.
Cirielli per quasi quattro anni è stato anche Presidente della provincia di Salerno. Nel 2009, contro pronostico, vinse battendo il Presidente in carica, Villani, e raggiungendo un inatteso 55% di voti. Cirielli conquistò l’ente poi oggetto nella riforma legislativa nel 2012.
Se l’esponente di Fratelli d’Italia dovesse clamorosamente ribaltare i pronostici per le regionali in Campania diventerebbe non solo governatore ma uomo-forte del centrodestra nel meridione d’Italia. La sua sarebbe una vittoria tanto imprevista nell’attesa quanto devastante per le conseguenze.
Cirielli tutto questo lo sa benissimo e, appena ufficializzata la candidatura, ha lanciato una massiccia mobilitazione, per una campagna elettorale fatta di comunicazione massiva sulle cinque province della regione.
Carisma e leadership, riconosciuti sul campo da chi lo conosce, fanno di Cirielli un avversario non facile da battere.
Nel suo orizzonte politico, oltre l’ardua contesa che lo vede protagonista in queste elezioni, potrebbe esserci un’insolita convergenza di interessi con De Luca.
Cirielli ed il governatore in carica non si sono mai amati, anzi. Adesso però potrebbero ritrovarsi, al di là delle loro intenzioni, sullo stesso fronte politico e territoriale.
Un fronte avverso all’asse Roberto Fico/Gaetano Manfredi, il ticket finora protagonista in Campania, sia nella scelta del candidato del centrosinistra alla guida della regione, sia nella definizione delle liste che compongono il cartello elettorale del campo largo.






