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di Mirko Giustini
Difficile non definire quella operata dall’associazione La Marca del Consumatore una rivoluzione agroalimentare. Sulla scia dell’omonimo movimento francese, il brand gastronomico “Chi è il padrone?” fa decidere ai clienti ogni caratteristica dei propri prodotti. In che modo? Soci, appassionati, simpatizzanti e comuni cittadini rispondono a un sondaggio caricato sul sito nel quale sono presenti domande inerenti a ciascuna fase della filiera di un determinato bene.
Ad esempio, di recente, il paniere composto finora da tre tipi di pasta di grano duro, si è arricchito di una passata prodotta dalla società Fruttigel. A deciderne le proprietà però sono state 2.137 persone, che hanno optato per un pomodoro diorigine 100% italiana di qualità premium, più dolce e denso rispetto allo standard, senza l’aggiunta di sale o aromi, coltivato a Ravenna e Ferrara con metodi di agricoltura sostenibile e confezionata in bottiglia con etichetta in carta riciclata. Il prezzo finale consigliato, di 1,27 euro a confezione, garantisce un ricavo per il produttore superiore del 30% rispetto a quello di mercato. Il resto viene ripartito tra industria di trasformazione, logistica e distribuzione, costo dell’imballaggio, l’associazione e un fondo destinato a famiglie in condizioni di fragilità economica.
I prodotti della Marca del Consumatore, per ora si possono trovare solo nei punti vendita di un’importante catena di supermercati. «Crediamo molto in questo progetto: rispecchia la nostra visione di una vera e propria transizione alimentare. – ha detto la direttrice della comunicazione Rossana Pastore – Inoltre, rappresenta i valori per cui siamo da tempo impegnati, a favore di una produzione e un consumo più sostenibili e responsabili. Sentiamo la responsabilità di guidare l’industria verso un cambiamento che abbia un forte impatto sociale e ambientale, e di educare i consumatori in scelte sempre più consapevoli e migliori per tutti».
La passata è dotata anche dell’Etichetta Consapevole, il primo passo operativo del “Patto contro lo Spreco Alimentare”, alleanza virtuosa tra aziende, supermercati e clientela promossa dall’app Too Good To Go e finalizzata all’abbattimento degli sprechi alimentari nei prossimi tre anni. Le indicazioni invitano a verificare se sia possibile consumare il cibo anche oltre la data di scadenza. «L’attenzione alla corretta informazione e sensibilizzazione dei consumatori, la sostenibilità e l’impegno per una filiera più equa – sottolinea il country manager della piattaforma Eugenio Sapora – sono valori in cui ci ritroviamo e che cerchiamo di portare avanti a nostra volta attraverso la nostra mission contro lo spreco alimentare».
I progetti dell’associazione non finiscono qui. In cantiere ci sono già uova, olio extravergine d’oliva, farina e latte. «Chi lo desidera può entrare a far parte del movimento come socio. Passando da consumatore a “consum’attore” si diventa portavoce nei punti vendita per raccontare la storia che c’è dietro i nostri prodotti. Inoltre è possibile interagire in maniera diretta con agricoltori, allevatori e aziende come garanti del rispetto dei protocolli e dei disciplinari di produzione».