Il blocco Anti-Occidente si incontra
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Dovrebbero aiutare le persone a trovare lavoro, i 487 selezionati, ma a cento giorni dalla pubblicazione delle graduatorie finali di merito, la Regione Sicilia fa sapere che non c’è il personale per l’immissione in servizio dei giovani vincitori.
Nonostante la Regione Sicilia sia a corto di personale nel settore amministrativo, si registrano notevoli ritardi nelle assunzioni di candidati risultati vincitori nei precedenti concorsi. E’ il paradosso che stanno vivendo centinaia di giovani alle prese con la burocrazia che purtroppo si registra tuttora nel territorio siciliano.
Uffici pubblici siciliani in affanno, mancano le assunzioni
Si tratta del concorso per 487 posti nei centri dell’Impiego dell’isola che ha subìto non pochi rallentamenti. A cento giorni dalla pubblicazione delle graduatorie finali di merito, la Regione Sicilia ha reso noto che non dispone del personale necessario da utilizzare per lo smaltimento delle carte che dovrebbero permettere ai giovani vincitori l’immissione in servizio. E non sono mancati i ricorsi al Tar per l’assegnazione dello stesso punteggio alle lauree magistrali e triennali che hanno ulteriormente allungato i tempio per le assunzioni.
A causa della carenza di personale amministrativo, inoltre, si è creato un nuovo blocco negli uffici pubblici e circa il 20% dei vincitori del concorso si ritiene pronta ad agire per vie legali per far valere i propri diritti. Ennesima dimostrazione che la macchina amministrativa in Sicilia non è delle più efficienti.
Concorso a 487 posti nei centri per l’Impiego ancora bloccato
Dopo le consultazioni delle graduatorie finali, molti candidati hanno presentato numerosi ricorsi al Tar per i punteggi attribuiti a tutti coloro che dispongono di una laurea magistrale e triennale. Ricorso che è stato accolto, ma che allo stesso tempo ha generato una sospensione ed una riformulazione delle graduatorie rallentando ulteriormente i tempi.
Il deputato Giambona presenta la mozione
Il caso è giunto anche sui tavoli dell’Assemblea Regionale Siciliana e il deputato del Partito Democratico Mario Giambona avrebbe già presentato una mozione dove si legge: “Per ironia della sorte, uno dei motivi che ostacola l’assunzione è la lentezza nelle procedure amministrative causata dalla mancanza di dipendenti. L’ennesima dimostrazione del fallimento della gestione del personale della giunta”.
La Sicilia rischia di perdere i fondi del GOL
I commenti arrivano anche dall’onorevole pentastellata Roberta Schillaci, la quale sottolinea il rischio concreto che la Regione Sicilia possa perdere i fondi del programma GOL (Garanzia Occupabilità Lavoratori), collegato al PNRR stanziati appositamente per questo tipo di assunzioni. Oltre il danno la beffa: non solo molti giovani si vedono congelati e violate le loro aspettative lavorative ma i centri per l’Impiego risentirebbero maggiormente della carenza di personale e come ormai noto, in Sicilia occorrerebbe avviare immediatamente le politiche attive sul lavoro, dato l’alto tasso di disoccupazione che si registra tuttora.
Cosa è il programma GOL
Il programma GOL è una riforma prevista dal PNRR per la riqualificazione dei servizi di politica attiva del lavoro. Le risorse ammontano a circa 4,4 miliardi di euro ed entro il 2025 coinvolgerà oltre 3 milioni di beneficiari, oltre a finanziare 800 mila attività di formazione. Il coordinamento del piano GOL è affidato ad Anpal che ha il compito di monitorare e di vigilare l’attuazione degli interventi da parte delle Regioni. Tra gli obiettivi del piano, anche l’inserimento di persone nel mondo del lavoro e offrire percorsi favorevoli per l’ingresso nel mondo occupazionale. I beneficiari sono lavoratori con ammortizzatori sociali, lavoratori fragili con maggiore attenzione ai giovani e donne, over 55 o persone con disabilità.
Le mancate assunzioni nella regione Sicilia lasciano intravedere uno scenario sempre più critico: giovani che hanno investito tempo e speranze, ma anche dipendenti costretti a svolgere turni di lavoro massacranti e mansioni superiori senza la corresponsione del compenso adeguato.
Breve storia del concorso per il reclutamento di 487 unità nei centri per l’Impiego
Il concorso per il reclutamento di 487 unità di personale da inserire negli uffici dei centri per l’Impiego della Sicilia è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 dicembre 2021 e prevedeva l’immissione in servizio di personale a tempo indeterminato nella categoria C. Di questi, 176 unità avrebbero dovuto essere reclutati con il profilo professionale di Istruttore amministrativo contabile. Il bando prevedeva una prova scritta su elementi di diritto amministrativo, diritto costituzionale, elementi di diritto del lavoro, legislazione statale, legislazione europea ed elementi di contabilità pubblica, oltre alla valutazione dei titoli di studio e di servizio. Le graduatorie finali di merito, invece, sono state pubblicate con D.D.G. n. 4267 del 19/10/2022 e, dopo un anno dalla loro pubblicazione, i candidati dichiarati vincitori attendono di essere chiamati per l’immissione in servizio. Tuttavia, non resta escluso, che le assunzioni potrebbero sbloccarsi in piena estate considerando anche il fatto che nei prossimi sette anni, circa il 71,14% dei dirigenti regionali e oltre 4 mila funzionari andranno in quiescenza.