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21 Novembre 2022Elisoccorso di Bologna, l’“angelo giallo” in volo su di noi
Il suo potente motore a 5 pale, anziché le tradizionali 4, lo rende attivo in brevissimo tempo e in grado di arrivare sul luogo dell’evento in pochi minuti, coprendo ampie distanze.
Bologna – Via Saffi è una delle arterie più trafficate della città.Via Saffi è per i bolognesi la strada dell’Ospedale Maggiore che con la sua imponente mole sovrasta gran parte degli edifici residenziali della zona. E qui accanto alla sua bianca struttura di 12 piani che h24, 365 giorni all’anno, vive una delle eccellenze della Regione Emilia Romagna e del Sistema Sanitario Nazionale: la Centrale Operativa 118 Emilia Est. Qui personale altamente qualificato riceve e gestisce le varie chiamate di soccorso, coordinando e gestendo in base a specifici colori (verde, giallo, rosso, grigio), il personale sanitario e i mezzi di soccorso più idonei da inviare sul luogo dell’evento. La sua area di competenza copre le città di Bologna, Modena e Ferrara. L’efficienza di questo complicato meccanismo la rende tra le tre più importanti d’Italia, solo dopo quelle di Roma e Milano.
Il servizio di elisoccorso
Fiore all’occhiello di questo sistema è il servizio di elisoccorso. Nato proprio qui, sotto le due torri, nel 1986, anno in cui venne effettuata la prima missione. Questa fondamentale tipologia di soccorso si rivelò ben presto indispensabile e attualmente in ogni regione possiamo trovarne varie basi attrezzate. Percorrendo il perimetro esterno dell’Ospedale Maggiore, è facile imbattersi in tanti curiosi pronti con i loro smartphone ad immortalare il giallo H145 I-ATLS Airbus, in stand by sulla piazzola dell’eliporto o al coperto nel piccolo hangar in caso di maltempo. O magari vederlo atterrare sulla piattaforma posta sul tetto dell’Ospedale Maggiore per scaricare un paziente appena soccorso. Si è proprio lui, quel puntino giallo che spesso vediamo in cielo, con il suo inconfondibile rombo, che che spesso ci fa alzare gli occhi al cielo quando passa sopra le nostre case.
Il giallo H145 I-ATLS Airbus
L’elicottero in dotazione alla Centrale di Bologna è un vero e proprio gioiello. Con il suo valore di svariati milioni di euro, è un concentrato di tecnologia ed è attualmente il più performante del panorama italiano dell’HEMS (Helicopter Emergency Medical Service). Il suo potente motore a 5 pale, anziché le tradizionali 4, lo rende attivo in brevissimo tempo e in grado di arrivare sul luogo dell’evento in pochi minuti, coprendo ampie distanze. La dotazione di bordo e quella del suo equipaggio lo rende operativo anche in ore notturne, facendolo atterrare in spazi o piazzole non illuminate, grazie anche a speciali visori di derivazione militare che permette al personale di vedere in assenza di luce. Elibologna, cosi è più comunemente chiamato, ha la sua peculiarità di trasportare, oltre a tutta la strumentazione per la rianimazione e prima diagnosi, anche sacche di sangue e plasma universali, per eventuali trasfusioni durante il trasporto di pazienti colpiti da gravi traumi. Per questo tipo di soccorso, Elibologna risulta essere leader in Italia. Il suo equipaggio solitamente risulta essere composto da 2 piloti provenienti dall’Aeronautica Militare, un medico rianimatore e 2 infermieri dipendenti dell’ASL di appartenenza. Elibologna ha 3 altri suoi fratelli in servizio nelle basi di Ravenna, Pavullo e Parma. Il velivolo di Pavullo è dotato di verricello per il soccorso e recupero in ambienti ostili e di montagna. Bologna e l’Emilia Romagna tutta si confermano sempre più come punto di riferimento del SSN, per la qualità del servizio e la professionalità e la passione del suo personale.