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Ecco le località più ricercate dai turisti in Sicilia: Lampedusa e San Vito Lo Capo sono le mete più ambite, oltre a Favignana, Catania, Palermo, Taormina, Noto, Siracusa, Cefalù e Messina.
Per il settore turistico, il 2023 sarà l’anno della ripresa
Per l’isola si registrano circa 80 milioni di pernottamenti in più che costituiscono il 20% del totale nazionale. Circa il 22% di presenze, invece, sono rappresentate da stranieri. La crescita turistica nel Mezzogiorno proseguirà con forte intensità e potrebbe raggiungere addirittura il 21,9% rispetto al 2022 contribuendo alla crescita del Pil turistico di circa 100 miliardi di euro.
Lampedusa e San Vito Lo Capo tra le mete più ambite
Sono 7 le località più ricercate dai turisti in Sicilia: Lampedusa e San Vito Lo Capo sono le mete più ambite e non solo. Tra i posti più ricercati dai turisti italiani che offrono mari cristallini e incantevoli borghi anche Favignana, Catania, Palermo, Taormina, Noto, Siracusa, Cefalù e Messina.
Palermo offre un valore aggiunto di 814 milioni di euro
Il turismo resta il settore trainante dell’economia siciliana e contribuisce alla ricchezza dell’isola. I primi tre comuni siciliani che rientrano nelle top 20 per valore aggiunto sono Palermo, Catania e Siracusa. Il capoluogo siciliano, infatti, risulta essere al 15esimo posto con un valore aggiunto pari a 814 milioni di euro, mentre Catania si trova in 27esima posizione con un valore aggiunto che sfiora i 466 milioni di euro. A seguire, Siracusa con un valore aggiunto di euro 389 milioni, Taormina che raggiunge quota 326 milioni di euro e, infine, Cefalù che porta come ricchezza al territorio 280,6 milioni di euro.
Ecco i monumenti da visitare in Sicilia
In molti preferiscono le acque chiare e cristalline del mare di Sicilia ma l’isola offre anche varie bellezze storiche di interesse culturale. Dall’antica Cattedrale di Palermo arabo-normanna, costruita nel 1185 e facente parte dei beni protetti dall’Unesco, al Teatro di Taormina di costruzione greco-romano e inaugurato nel 301 d.C, al Duomo di Catania in stile normanno, barocco e neoclassico, alla scalinata di Caltagirone, paese famosissimo per la sua ceramica e alla Cattedrale di Noto, completata nel 1776 interamente in stile barocco siciliano. E non vanno dimenticate le bellezze della suggestiva Scala dei Turchi di Realmonte e della Valle dei Templi di Agrigento, un antico parco archeologico risalente all’epoca VI secolo – II secolo a.C. e inserito nella lista dei patrimoni dell’umanità. La Valle dei Templi è caratterizzata soprattutto dall’eccezionale stato di conservazione e da una serie di importanti templi risalenti al periodo dorico ed ellenico. La bellezza del parco e l’iniziativa del mandorlo in fiore hanno fatto sì che Agrigento sia stata proclamata capitale italiana della Cultura per il 2025.
Sicilia isola di tendenza anche per i vip
La Sicilia, tuttavia, resta l’isola di tendenza e meta preferita dai personaggi di spicco del mondo dello spettacolo, della moda e dell’alta finanza. Ogni anno, si possono intravedere yacht di lusso ormeggiati al largo delle coste siciliane. Molto gettonate, le isole di Ortigia, Lampedusa, Panarea, Favignana e Pantelleria ma anche destinazioni di lusso molto in voga tra i milionari come Siracusa, Noto, San Vito Lo Capo, Mondello e Taormina. Per fare un esempio, per soggiornare a Villa Tasca a Palermo, si superano i 5 mila euro a notte, mentre per il Castello Romeo si accettano pagamenti anche in cripto-valute. Tra i vip che hanno scelto la Sicilia per le vacanze, Will Smith vincitore del premio Oscar nel 2022 che ha scelto di passare le proprie vacanze con la propria famiglia a Taormina. A Siracusa, invece, ha fatto tappa lo stilista di Fendi Kim Jones che lo scorso maggio ha tenuto la sua sfilata nell’isola di Ortigia.
Con l’incendio dell’aeroporto di Catania calo del fatturato del 20%
Secondo il titolare del resort di Zafferana Etnea Monaci delle terre nere, Guido Coffa, l’incendio verificatosi all’aeroporto di Catania porterà ad una riduzione del fatturato nel settore turistico pari al 20% ma le stime future lasciano ben sperare. Si punta, infatti, ad un raggiungimento del fatturato a cinque milioni di euro fino a raggiungere i 10 milioni nei prossimi anni. “L’isola è tra le scelte preferite dai big spender, i clienti internazionali con grandi disponibilità, e per gli addetti ai lavori il motivo è semplice. La Sicilia è un vero e proprio continente, pieno di arte, storia, bellezza, enogastronomia. Abbiamo un territorio di una bellezza unica, che però andrebbe protetto meglio”, spiega ancora Coffa.