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Le app sono ormai ritenute un luogo d’incontro come molti altri? Ogni giorno solo in Italia circa dieci milioni di utenti si collegano aspettando che Cupido scocchi la sua freccia, Proviamo a capire meglio come funziona.
“Capita che sfiori la vita di qualcuno, ti innamori e decidi che la cosa più importante è toccarlo, viverlo, convivere le malinconie e le inquietudini, arrivare a riconoscersi nello sguardo dell’altro, sentire che non ne puoi più fare a meno e cosa importa se per avere tutto questo devi aspettare cinquantatré anni, sette mesi e undici giorni notti comprese?”.Scriveva Gabriel Garcia Màrquez nel suo raffinato romanzo “L’amore ai tempi del colera” dove esplora l’amore in tutte le sue forme, da quello coniugale a quello materno, all’adultero, al platonico, indicando al lettore che l’amore è paziente e che spesso un solo attimo può bastare a catturarti per l’intera vita.
Ma come ci si relaziona oggi con l’altro? Come sono cambiate le modalità di seduzione, i sentimenti, il sesso, con l’avvento di Internet? Le app sono ormai ritenute un luogo d’incontro come molti altri? Ogni giorno solo in Italia circa dieci milioni di utenti si collegano aspettando che Cupido scocchi la sua freccia, anche se la maggior parte di essi ne resterà delusa. Proviamo a tracciare il profilo di questa nuova generazione di internauti, cercando di capire quali sono le loro aspettative.
Perché usi una app di incontri? “La uso per conoscere nuove persone, avere degli appuntamenti, nuovi stimoli, anche se sono fidanzata ormai non posso più farne a meno” Sandy 22 anni
La grande svolta probabilmente è avvenuta quando il corteggiamento è uscito dalla sfera privata, abbandonando contesti ritenuti protetti, come la casa e la famiglia, per spostarsi in spazi commerciali, spazi in cui le persone spendono soldi e consumano, condizionandole alle logiche di mercato. All’interno di questo grande cambiamento si sono poi inserite le app d’incontro, facili da utilizzare e sempre a disposizione, essendo fruibili anche da uno smarhphone. La possibilità di corteggiare in ogni momento è diventata quindi immediata spingendo l’utente a promuoversi come un prodotto in questa nuova piazza virtuale. Se, da un lato tutto, ciò ha generato nuove possibilità d’incontro, dall’altro, ha creato l’incapacità di soffermarsi sulla relazione, dovendo spesso gestire decine di appuntamenti o leggere centinaia di messaggi al giorno. La logica rimane quella del capitalismo applicato alla vita privata, l’attrazione romantica e il desiderio sessuale sono usati come esca per far continuare a consumare. Queste app non sono viste come uno strumento per far soldi, ma ciò che l’utente inconsapevole fa con ogni swipe like, è fornire informazioni preziose a chi le ha create, alimentando pubblicità. Inoltre affinandosi, rendendo più rapidi alcuni obiettivi, molte persone sono state coinvolte in servizi extra a pagamento. Vivendo in un’epoca in cui è permesso interagire e affrontare tematiche sentimentali e sessuali in modi del tutto inediti, questo ha permesso a più di 40 milioni di persone di usare piattaforme per incontri on line. Oltre 1/3 della popolazione ha conosciuto qualcuno attraverso le app e questo dato è ancora maggiore nella comunità LGBT che, per poter incontrare potenziali partner senza doversi esporre troppo, già in passato utilizzava Grindr, basandosi sulla geolocalizzazione e permettendo incontri in tempo reale. Si stima che gli adulti fra i 18 e i 30 anni passino mediamente 30 ore a settimana nelle app di incontri. Fra questi Il 51% risulterebbe essere single, il 34% sposato mentre l’11% coinvolto in una relazione aperta e il restante si suddivide fra separati e divorziati.
La maggior parte delle app d’incontro faciliterebbe comportamenti compulsivi, legandoli allo sballo momentaneo e non al piacere inteso con una reale scambio con l’altro. Vengono utilizzati elementi simili a quelli dei giochi d’azzardo facendo sentire premiati chi le usa. Fare mach su Tinder consente di avere una conferma, vedere lo schermo che si anima creando stimoli visivi molto forti, procurandouna sensazione di benessere. Quello che gli esperti definiscono schema di rinforzo intermittente a rapporto variabile, in sostanza una ricompensa imprevedibile, ma frequente, il modo migliore per motivare qualcuno spingendolo inconsciamente a creare anche una certa predisposizione alla dipendenza.
“Sono sempre stata chiara circa le mie intenzioni sulle app dicendo apertamente quello che preferivo e non. La maggior parte dei ragazzi ha rispettato ciò che avevo chiesto forse perché quasi sempre cercavo sesso occasionale e a loro andava bene così”. Giulia 30 anni
Da una ricerca di Tinder l’80% degli utenti desidererebbe una relazione seria, ma l’81% attraverso le app per incontri non ne ha mai iniziata una. Dai dati fino a ora disponibili emergono differenze fra gli uomini e le donne che usano questi servizi. Diverso è il livello di selettività, come diverse sono le intenzioni. La maggior parte delle donne è interessata alla prospettiva di una relazione a lungo termine, mentre la maggior parte degli uomini iscritti a incontri occasionali. In aumento il numero di coloro che sono alla ricerca di sola gratificazione personale.
“I ragazzi che scrivono su Meetec vogliono apparire diversi e migliori di come sono realmente, soprattutto per rimediare appuntamenti, la sensazione però è quella di far parte di un album di figurine dove tu sei una fra le centinaia di proposte. Adesso Il tempo medio per un incontro si è ridotto a circa sei messaggi” Sara 19 anni
L’uomo ha avuto la propria evoluzione in contesti formati da piccoli gruppi di suoi simili con una ridotta mobilità geografica. Questo non consentiva di incontrare che qualche decina di potenziali partner in tutta la vita. La dinamica del piccolo gruppo in cui il numero di partner era molto limitato si è spostata adesso nel mondo attuale in cui si hanno a disposizione migliaia di potenziali partner tra cui scegliere innescando inevitabilmente meccanismi di interazione di breve durata che non sarebbero mai intervenuti fra i nostri antenati.
“Ogni giorno apro Badoo e inizio a chattare con un numero considerevole di donne, il segreto è determinato dalla quantità. Non c’è più nessuno che abbia voglia di mettersi in gioco, io per primo. Stare dietro lo schermo di un pc è rassicurante nasconde la nostra vulnerabilità e si ha meno paura di un eventuale rifiuto.” Andrea 52 anni
Nei profili degli utenti viene data rilevanza specifica alle foto lasciando che siano queste a far dimenticare tutto il resto. Attraverso la conoscenza diretta si poteva capire la personalità di una persona, se poteva essere affidabile, sensibile, intelligente, mentre ora è l’aspetto fisico a dominare assumendo un ruolo sproporzionato nei rapporti. Le foto utilizzate nelle app dagli utenti frequentemente tendono a riprodurre gli stereotipi di genere. Gli uomini mettono in evidenza la loro virilità, mentre le donne cercano di presentarsi in maniera più sensuale.
“Mi sono scritto a Tinder qualche anno fa e adesso è diventata un’abitudine, controllarlo è la prima cosa che faccio al mattino. In passato spesso mi sono sentito inadeguato, ma sulle app si può chattare con chi vuoi e con più ragazze contemporaneamente. Mi sono trovato a dover gestire diversi appuntamenti assieme, la mia vita però a un certo punto è divenuta una ragnatela in cui sono rimasto impigliato proprio io.” Fabrizio 38 anni
Nonostante il fenomeno degli appuntamenti on line sia ritenuto in calo, attorno a questa vera e propria industria si muovono tuttora ingenti quantità di denaro, solo in Europa si stima che ci sia un giro d’affari attorno ai 23 miliardi. Tutto ciò con molta probabilità indurrà a progettare nuove esperienze virtuali. Chissà se in un futuro non troppo lontano potremo vivere le stesse emozioni che si hanno in una relazione tradizionale, senza mai avere l’esigenza di incontrarci o di attendere cinquantatré anni, sette mesi e undici giorni notti comprese?