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“Piatto ricco, mi ci ficco”. Si conferma questa la filosofia dell’organizzazioni mafiose, e vale sia sulla neve che in chiesa: per le Olimpiadi di Cortina 2026 e per il Giubileo 2025.
A sostenerlo è la Direzione Investigativa Antimafia e, in particolare, per quanto riguarda la ‘ndrangheta. Oltre a concentrare l’attenzione per prevenire l’accaparramento di fondi pubblici stanziati per il perfezionamento del PNRR, bisogna tenere gli occhi ben aperti a fronte dell’organizzazione dei grandi eventi. “Particolare attenzione meritano i Giochi olimpici e paralimpici Milano-Cortina 2026 che, se da un alto costituiscono un’ulteriore occasione di rilancio economico per il territorio, dall’altro rappresentano sicuramente un’attrattiva per le organizzazioni criminali proprio sul territorio lombardo dove più estesa e preoccupante è la presenza delle mafie italiane tradizionali e dove la ‘ndrangheta è presente da anni, tramite numerosi “locali”, con accentuato carattere imprenditoriale e con spiccata capacità di intercettare gli ingenti stanziamenti.
Ulteriore attrattiva per la ‘ndrangheta è costituita dai fondi destinati al Giubileo 2025. Gli ingenti stanziamenti per l’Anno Santo rendono concreto il pericolo di infiltrazioni della criminalità organizzata calabrese, la cui presenza nell’area della Capitale e zone limitrofe è stata confermata anche da recenti operazioni di polizia che hanno disvelato l’operatività nel Lazio delle cosche Molè, Gallico, Piromalli, Morabito, Alvaro e Nirta-Romeo, originarie di Reggio Calabria, e i Mancuso, Bonavota della provincia di Vibo Valentia”. Ad avvisare del rischio è la DIA nel suo ultimo rapporto al Parlamento.
In particolare, negli anni le cosche calabresi sembrano avere sviluppato nella Capitale affari nel settore turistico, alberghiero e della ristorazione. Per il Giubileo 2025 che comincerà il 24 dicembre 2024 e terminerà il 14 dicembre 2025 sono attesi 35 milioni di persone.
Nel frattempo sembra già tutto pronto per dare il via la vigilia di Natale all’Anno Santo. Sul sito ufficiale è già partito il conto alla rovescia. Nel momento in cui chiudiamo l’articolo mancano 80 giorni, 23 ore, 28 minuti e 7 secondi.
Fonte: https://direzioneinvestigativaantimafia.interno.gov.it/wp-content/uploads/2024/06/Rel-Sem-I-2023.pdf