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Per conoscerli meglio abbiamo voluto conoscere anche che cosa pensano di loro i ragazzi, loro coetanei. Abbiamo intervistato uno studente torinese di quindici anni, Niccolò F.
Scopriamo chi sono i giovani cosiddetti maranza, ragazzi che abitano solitamente le periferie e che si caratterizzano per i loro look particolari. Orgogliosi delle proprie origini, le loro sono famiglie arrivate in Italia dal Nord Africa, di prima o seconda generazione.
Come si vestono
Molte griffe importanti si stanno sempre più ispirando ai loro look, che certamente non passano mai inosservati: le sneakers Nike TN, Air Jordan e al limite le Dunk Low, catenine dorate, tute acetate, il piumino nero corto per lo più senza maniche, la maglietta da calcio (ovviamente spicca quella del Milan), l’immancabile marsupio o borsello portato rigorosamente a tracolla, d’inverno il “balaclava” passamontagna leggero. Il borsello o, meglio, “sacoche” deve essere ricoperto di loghi e non importa se “real” o “fake”. C’è un elemento beauty che li accomuna tutti: la permanente. Piccoli riccioli sulle loro teste che permettono di riconoscerli immediatamente. Un dress code davvero particolare che rappresenta un preciso linguaggio, il loro modo di esprimersi. Allo stesso tempo è un movimento, una subcultura, che trova la propria forza nell’unione e che si è estesa anche all’estero e, in modo particolare, in Inghilterra tra i fan del Manchester United.
Il comportamento tipico del maranza
Giovani, giovanissimi, vivono le periferie delle città e molte volte raccontano di vite fatte di un’integrazione difficile, provengono da famiglie disagiate e sono purtroppo, loro stessi, i protagonisti spesso di episodi di microcriminalità.
Li troviamo nelle grandi città come Milano e Torino, sono migliaia i video che li vedono protagonisti sui social, principalmente su Tik Tok.
Il termine che li contraddistingue non nasce di recente ma risale agli anni 80 come sinonimo di “tamarro” o “zarro”.
Oggi questi ragazzi sono soliti comportarsi come dei modelli che amano sfilare lungo le strade, a loro piace essere osservati e magari anche imitati nello stile. Spesso ascoltano musica rap, trap e drill, quest’ultimo è un sottogenere del rap nato tra gli Stati Uniti e Londra, con testi che parlano proprio di fatti che accadono nelle periferie delle città.
Per capire meglio chi sono i maranza, abbiamo voluto conoscere anche che cosa pensano di loro i ragazzi loro coetanei. Abbiamo intervistato uno studente torinese di quindici anni, Niccolò F.
Niccolò quali sono i tratti caratteristici dei giovani Maranza che ti capita di vedere in città?
“I maranza sono ragazzi che si distinguono dagli altri per un particolare stile o un particolare carattere. Il maranza è uno “stile” che si è diffuso negli ultimi anni da ragazzi generalmente di origine maghrebina, marocchina. Li distingue il particolare modo di vestirsi, solitamente indossano una tracolla (sacoche), o per le TN(tipo di scarpa). Quello che li contraddistingue maggiormente è il modo di porsi (anche l’aspetto fisico può essere semplicemente uno stile)”.
Cosa noti nel loro comportamento e nel loro modo di porsi nei confronti degli altri ragazzi?
“Generalmente a questi tipi di ragazzi piace andare in giro a dare fastidio alla gente e fare i fighi con i propri amici, per esempio possono andare a chiedere a dei ragazzini dei soldi (solitamente è una scusa per andare a dare fastidio e certe volte anche “picchiare”).
A Torino se ne vedono moltissimi, infatti è una delle città maggiormente frequentate da questa gente, viste anche le particolari zone di Torino (barriera di Milano). A me personalmente non darebbero fastidio se non andassero in giro a dare fastidio, per il modo di vestirsi penso che sia un semplice tipo di stile”.