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L’abbazia di Montecassino e altri sette monasteri benedettini, situati in sei regioni italiane, chiedono di diventare Patrimonio mondiale dell’umanità.
È notizia di pochi giorni fa quella che l’abbazia di Montecassino e altri sette monasteri benedettini hanno chiesto il riconoscimento come siti Unesco. Nel corso del mese di maggio il progetto sarà presentato al Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano.
Una volta completate le adesioni, il tutto sarà trasmesso all’ufficio Unesco di Roma affinché possa comunicare il parere di conformità in merito alle candidature e possa dare il via allo step successivo che consiste nella nomination ufficiale da inviare alla sede di Parigi.
Abbazia di Montecassino e altri sette monasteri chiedono di diventare patrimonio dell’umanità
L’abbazia di Montecassino e altri sette monasteri benedettini situati in sei regioni italiane chiedono, in questo modo, di essere iscritti nella lista dei siti classificati come “Patrimonio mondiale dell’umanità” dall’Unesco, l’Agenzia dell’Onu per l’Educazione, la Scienza e la Cultura.
Monastero o convento
“Sulle solide fortezze dei monasteri contemplativi si è edificato l’intero edificio della civiltà cristiana e della storia cristiana”. Così li definiva Giorgio La Pira.
Facciamo insieme un tour virtuale tra le strutture più belle, prima di partire però dobbiamo capire meglio cos’è un monastero e cosa lo differenzia da un convento. Il monastero è un edificio nel quale vive una comunità di monaci e di monache, sotto l’autorità di un abate o di una badessa, separati dal resto del mondo, perché dediti alla vita contemplativa. Il concetto di monastero è, inoltre, presente in tante altre religioni.
Il convento nasce con l’avvento degli ordini mendicanti (francescani, carmelitani, cappuccini, ecc.) tra il XII ed il XIII secolo ed è abitato da frati e suore che fanno voto di povertà. Una differenza fondamentale consiste nel fatto che frati e suore non si sottraggono ad una vita fuori dal convento, infatti possono svolgere ruoli di insegnanti ad esempio oppure occuparsi di servizi religiosi come la predicazione e la cura pastorale. Chi vive nel monastero ha invece una vita di clausura, quindi tutto si svolge tra le mura e non oltre.
Qual è il monastero più antico?
Scopriamo ora alcune curiosità poco note sui monasteri. In Italia si contano più di 500 monasteri di clausura, ma qual è il più antico?
Quello di Santa Scolastica che si trova a Subiaco, nel Lazio, ed è stato fondato attorno all’anno 520 ed è il più antico d’Italia, seguito da quello di Montecassino.
Qual è il monastero più grande d’Italia?
La Certosa di San Lorenzo, meglio conosciuta come Certosa di Padula, situata nel Vallo di Diano, in provincia di Salerno. La certosa è un monastero abitato dai certosini.
Ed ora partiamo alla scoperta di alcuni tra i più caratteristici e che è possibile contattare per trascorrervi qualche giorno di relax.
Monastero di Santa Croce del Corvo
Si trova ad Ameglia, in provincia di La Spezia. Un monastero stupendo, affacciato sul mare, fondato nel lontano 1176 per volontà del vescovo Luini.
Il Monastero è gestito dai Padri Carmelitani Scalzi. E’ possibile organizzare convegni e soggiorni con famiglie e gruppi, e c’è la possibilità di avere spazi in autogestione.
Monastero ed Eremo di Camaldoli
Certamente uno dei più famosi, si trova in provincia di Arezzo, a Camaldoli, appunto. In questo monastero toscano vive una comunità di monaci benedettini, fondata da San Romualdo oltre mille anni fa. Solitudine e comunione sono le due dimensioni fondamentali dell’esperienza a Camaldoli.
C’è la possibilità di essere ospitati per un’autentica esperienza spirituale.
Monastero di Santa Scolastica
Situato in provincia di Roma, esattamente a Subiaco, originariamente denominato Monastero di San Silvestro, qui ci fu la prima tipografia italiana. La Biblioteca ospita incunaboli e libri di gran valore. Disponibili oltre 50 camere per l’ospitalità.
Monastero di Bose
Anche questa è tra le comunità monastiche più note, grazie anche al suo fondatore ed ex priore Enzo Bianchi. Bose è in Piemonte, esattamente a Magnano in provincia di Biella. Uno dei santuari italiani che ospita monaci e monache di diverse fedi cristiane. Bose è molto attiva nell’ospitalità.
Abbazia di Rosazzo
Si trova in Friuli-Venezia Giulia, a Manzano in provincia di Udine.
Come molti altri monasteri e abbazie, anche qui a Rosazzo i monaci dovettero subire diverse peripezie nel corso dei secoli. Oggi il monastero è sede di un centro culturale e vengono organizzati convegni e seminari.
Abbazia di Chiaravalle
Questa splendida Abbazia si trova alle porte sud di Milano, fondata nel XII secolo da Bernardo di Chiaravalle. La Chiesa è uno dei primi esempi di architettura gotica in Italia. Agli amanti della musica italiana, questa abbazia è nota anche per essere stata il luogo dei funerali di Giorgio Gaber. Possibilità di ospitalità sia per singoli che per gruppi.
Abbazia di Vallombrosa
Siamo totalmente immersi nella natura, ci troviamo a Reggello, in provincia di Firenze. Lo stile dell’edificio sacro è tra il romanico e il barocco e il tutto cominciò a prendere forma nel 1058. Due stemmi spiccano: quello dei Medici e quello di Vallombrosa, la località fiorentina nella quale è situato. Gli interni sono ricchi di affreschi che risalgono al ‘700 e di opere di grandissimo valore artistico e culturale.
Abbazia di Praglia
Tra i monasteri benedettini in Italia spicca questa antica abbazia, all’interno si trova una splendida Biblioteca Nazionale, dichiarata monumento italiano. Un’erboristeria e un laboratorio di restauro di libri antichi completano la ricchezza di un monastero che si trova a 12 chilometri da Padova, circondato dai colli Euganei. Venne fondata tra l’XI e il XII secolo. La chiesa dell’Abbazia è divisa in tre navate, con dieci cappelle laterali, decorate con affreschi che riportano episodi biblici. Uno dei tesori custoditi all’interno di questo monastero è una Croce quattrocentesca dipinta su entrambi i lati e il coro ligneo, della metà del ‘500.