New York, i cavalli resteranno a Central Park

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New York, i cavalli resteranno a Central Park

Stessa tradizione, destini opposti: a New York le carrozze restano, a Cartagena spariscono. Dania Ceragioli ha realizzato due fotoreportage, visitando due mondi che vanno in direzione diversa, almeno per ora.

A Central Park gli zoccoli continueranno a battere sull’asfalto, a Cartagena, invece, si fermano per sempre. Mentre la metropoli americana ha appena bloccato l’ennesimo tentativo di vietare i calessi trainati da cavalli, la città caraibica ha scelto la strada opposta, mettendo fine alla storica pratica turistica. Due decisioni che raccontano approcci divergenti alla modernità, al benessere animale e alla gestione dello spazio urbano.

Il 14 novembre la Commissione per la Salute del Consiglio comunale della Grande Mela ha votato 4 a 1 contro la “Ryder’s Law”, impedendo al provvedimento di arrivare in aula. La legge, presentata nel 2022, mirava a fermare il rilascio di nuove licenze e a far scomparire gradualmente le carrozze di Central Park. Con questa bocciatura, i veicoli a trazione equina restano operativi, almeno per ora.

Il sindacato dei vetturini newyorkesi

A sostenere lo stop è stato il sindacato dei vetturini, che rappresenta circa 300 cocchieri e un comparto che coinvolge circa 200 cavalli nei cinque borough. Sul fronte opposto, attivisti animalisti e l’amministrazione uscente di Eric Adams hanno definito la decisione un grave errore, sottolineando i rischi per animali, pedoni e automobilisti.

Lo scontro non si limita alla politica, nelle ultime settimane si è aperto un nuovo fronte: la contrarietà dei conducenti a sottoporre i cavalli a test veterinari indipendenti, inclusi esami del sangue per individuare farmaci, antidolorifici e possibili abusi. Il Comune aveva incaricato un veterinario esterno per avviare il primo ciclo di controlli non legati alle cliniche private scelte dai proprietari, ma l’accesso è stato negato in più scuderie.

L’amministrazione, ritiene che il rifiuto abbia impedito verifiche fondamentali sulla salute degli equini, spingendo i funzionari a valutare sospensioni di licenze, interventi giudiziari o persino il blocco temporaneo dell’attività fino al completamento degli esami. I rappresentanti dei cocchieri hanno respinto le accuse, sostenendo che i cavalli vengono già visitati regolarmente e che il professionista incaricato dalla città non sarebbe imparziale.

La tensione è esplosa pubblicamente quando il presidente del sindacato John Samuelsen ha reagito alle minacce legali con parole durissime: “Dovrebbero prendere il sangue di Eric Adams perché ovviamente l’avvocato Randy Mastro lo ha drogato.” Una dichiarazione che ha ulteriormente inasprito i rapporti tra City Hall e la categoria.

Lady, la cavalla morta a New York in agosto 2025

Il tema delle carrozze trainate da cavalli nella Big Apple torna ciclicamente alla ribalta da anni, ma ha assunto un peso diverso dopo una serie di episodi drammatici. Nel 2022, il crollo di Ryder, un cavallo poi soppresso, aveva scosso profondamente l’opinione pubblica. Anche in precedenza si erano verificati altri incidenti: un cavallo investito nel 2006, Charlie, morto in strada a Midtown nel 2011 e un incidente nel 2013 che provocò il ferimento di più persone. Recentemente, Lady, una cavalla di 15 anni arrivata in città da meno di due mesi, è collassata ed è morta a Hell’s Kitchen mentre tornava alla stalla dopo un giro con il calesse.

Nonostante ciò, nessuna svolta legislativa definitiva è mai arrivata. I cittadini restano spaccati: nel 2022 un sondaggio indicava che il 71% degli elettori newyorkesi era favorevole al divieto, mentre un’altra rilevazione mostrava che il 60% dei frequentatori abituali del parco preferiva mantenere la tradizione.

Cartagena, stop alle carrozze con i cavalli

A Cartagena de Indias, la scelta invece è stata netta. Con un decreto appena entrato in vigore, il sindaco Dumek Turbay ha vietato la circolazione delle carrozze, che potevano transitare solo per alcune ore nel centro storico, patrimonio Unesco. Le 60 botticelle saranno rimpiazzate da mezzi elettrici simili nello stile. Una decisione presa in una città da quasi un milione di abitanti che nel 2025 ha accolto oltre 5 milioni di visitatori, e che da decenni usava questi mezzi come simbolo turistico.

Il confronto tra le due città mette in luce una frattura culturale, New York, dove le carrozze esistono dalla fine dell’Ottocento, continua a regolamentare senza vietare, nonostante incidenti, inchieste e resistenze interne. Cartagena, invece, archivia una tradizione in nome di una nuova sensibilità.

Dal 1° gennaio, con l’insediamento del nuovo sindaco della Grande Mela, Zohran Mamdani, il dossier tornerà sul tavolo. Intanto, mentre la metropoli lascia correre le sue carrozze, Cartagena ha già voltato pagina.