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1 Giugno 2024Per Trump “guilty”, già raccolti 38 milioni per le spese
In poche ore dalla sentenza i repubblicani hanno raccolto 34,8 milioni di dollari per le spese giudiziarie.
E infine venne condannato. Dopo settimane di speculazioni, due giorni fa il verdetto di colpevolezza, Donald Trump accusato di tutti i 34 capi d’imputazione era finito in tribunale per quello che è stato definito il “processo del silenzio”.
La decisione è arrivata inaspettata, ma la sentenza, almeno per i bene informati prevedibile. Non era scontata invece la reazione dei trumpiani. Ieri sera davanti al Palazzo di Giustizia di Lower Manhattan, a New York, erano in pochi, solo qualche irriducibile che seppure protetto da un cordone di polizia non ha mancato di provocare gli oppositori che avevano organizzato una dimostrazione spontanea.
“Trump o la morte”
Questa mattina invece ben organizzati, capitanati dai MAGA, il gruppo artefice del movimento “Make America Great Again” si sono disposti davanti alla “Trump Tower”, simbolo di potere, di lusso e eccessi che ha rappresentato “The Donald” per decenni. Berretti rossi, bandiere enormi, striscioni e inni da stadio. E uno slogan urlato con rabbia: “Trump o la morte”.
Guilty
In un angolo della strada transennata e presidiata dagli agenti, gli antagonisti. Anche loro hanno vessilli e cartelli in mano, ma la scritta che impera in questo caso è soltanto una: “guilty”, colpevole.
Alle 11,06 all’interno dello scintillante atrio della torre di vetro si presenta il magnate. Terrà una conferenza stampa per un gruppo selezionato di media che si consuma velocemente. Nel suo discorso dai toni vittimisti, apparso un po’ sconclusionato, viene ribadita la sua innocenza, vengono inoltre indirizzate invettive verso i giudici e il Presidente Joe Biden, definito “il più stupido della storia”.
Raccolti 34,8 milioni per le spese giudiziarie
Nel frattempo i repubblicani hanno raccolto in meno di 24 ore la cifra record di 34,8 milioni di dollari necessarie per le spese giudiziarie. I finanziatori di Trump non sembrano quindi né intimiditi né scoraggiati dalla decisione della giuria di New York sui soldi illeciti destinati a Stormy Daniels. L’energia della folla che si caricava a vicenda ha attirato centinaia di curiosi, molti dei quali turisti che si sono imbattuti per caso nell’evento. I newyorkesi sembrano invece aver preso da tempo le distanze dal tycoon.
John mentre attraversa la strada sussurra: “è sempre stato un furbacchione, per fortuna da queste parti ultimamente si vede poco e con queste accuse chissà se lo rivedremo ancora”.
La corsa alle elezioni è appena cominciata e davvero chissà.