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Dalla creazione di integratori alimentari con estratti di aloe, vasetti di creme per il viso con i residui di pietra lavica prodotti dall’Etna fino si tessuti creati con scarti alimentari.
Cosa sono i Green Jobs
Il territorio siciliano abbraccia l’idea di ecosostenibilità, rientrando tra le sette regioni italiane* protagoniste dell’economia verde che crea molti posti di lavoro. I settori più avanzati sono l’agricoltura, il manifatturiero, il tessile e l’artigianato grazie ai quali sono stati siglati circa 84 mila nuovi contratti di impiego quadruplicando rispetto ai dati raccolti nel 2019. In totale, i lavoratori occupati sono 137 mila che costituiscono il 10% del totale regionale e che sono occupati per la maggior parte dei casi nei cosiddetti green jobs ovvero i progettisti di sistemi di gestione ambientale, gli esperti in etichettatura ambientale, gli architetti paesaggisti e soprattutto gli ideatori di start-up innovative.
Per fare degli esempi, oggi alcune imprese sono dedite alla creazione di integratori alimentari utilizzando gli estratti di aloe, vasetti di creme per il viso con i residui di pietra lavica prodotti dall’Etna e tessuti creati con scarti alimentari. Sempre secondo i dati, nel 2011 la produzione di energia da fonti rinnovabili è stata pari al 28,3 % del totale con l’interessamento del settore eolico, quadruplicato nell’arco di 10 anni.
Sono circa 36.630 le imprese attive nell’isola che risulta essere la settima in graduatoria per il numero di aziende che hanno investito nell’economia verde: Palermo conta circa 8.039 aziende, Catania, invece, ha 7.336 imprese in attività nel settore verde e poi 5.818 a Messina, 3.164 a Siracusa, 2.979 nella provincia di Ragusa, circa 2.972 sono le imprese “verdi” presenti nella provincia di Agrigento, 1,422 a Caltanissetta e, infine, Enna conta 837 aziende. I green jobs, invece sono stati attivati in quasi tutte le province: 21.080 a Palermo, 18.464 a Catania, 10.218 a Messina, 10.595 a Siracusa, 6.121 a Ragusa mentre circa 2.972 lavori sono stati attivati ad Agrigento, 6.291 a Caltanissetta e 2.005 a Enna.
I giovani investono nella tecnologia
In tutto il territorio siciliano, sono in via di sviluppo anche imprese dedite alla realizzazione di videogiochi e applicazioni web basate sulla tecnologia blockchain che favoriranno l’economia del territorio. Da non dimenticare lo sviluppo dell’agritech e del turismo che potrebbero beneficiare dell’applicazione dell’intelligenza artificiale, la quale potrebbe essere molto utile allo sviluppo delle attività economiche ed incrementare il business online a favore di tutti coloro che intendono rivolgersi ad un pubblico molto più ampio senza limiti geografici.
Al via il bando di 5,6 milioni per le imprese siciliane
Per far fronte a questo sviluppo tecnologico, la regione siciliana ha dato il via libera ai finanziamenti a favore delle piccole e medie imprese per la nascita di nuove start-up. L’avviso pubblico “Connessioni – Nuovi luoghi per l’innovazione in Sicilia”, infatti, ha previsto l’erogazione di un contributo di circa 5,6 milioni di euro per agevolazioni tecnologiche, a fondo perduto pari al 65% dell’investimento effettuato. Tuttavia, il contributo consentirebbe alle aziende di realizzare e sviluppare luoghi di innovazione, sia fisici che virtuali e di dare vita a nuovi incubatori, acceleratori e spazi co-working in grado di offrire un supporto imprenditoriale e accesso a servizi e tecnologie avanzate.
*Fonte, I rapporti di Fondazione Symbola e di Unioncamere.