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3 Marzo 2023Sicilia, siccità e perdite d’acqua
L’area maggiormente colpita risulta essere la parte Sud Occidentale, ovvero, la diga Trinità di Castelvetrano costruita tra il 1954 ed il 1959.
“Occorre da parte di tutti una seria presa di coscienza di come la sensibile diminuzione delle risorse, dovuta alle evidenti mutazioni del clima , imponga scelte decise per contrastare i fenomeni siccitosi, purtroppo sempre più invasivi. Soltanto interventi efficaci, potranno attenuare disagi per la popolazione e per l’agricoltura, che altrimenti rischiano di diventare di maggiore portata e dagli effetti ben più gravi”, lo ha affermato il segretario generale dell’Autorità di bacino Leonardo Santoro commentando la crisi idrica dovuta alle scarse precipitazioni in Sicilia.
L’Autorità di bacino dirama il Report 2022
Un problema molto serio che deve richiamare l’attenzione dei governi regionale e nazionale. Servono misure a breve e a lungo termine per fronteggiare la crisi idrica che, negli ultimi anni sta creando notevoli disagi alla popolazione siciliana e al settore agricolo. L’Autorità di bacino, ha infatti stilato il “Report 2022”, dove vengono evidenziate le linee guida per la pianificazione dell’utilizzo delle risorse idriche sul territorio siciliano. Stando a quanto emerso dal documento, le scarse precipitazioni registrate nell’ultimo trimestre 2022 non consentono il giusto approvvigionamento idrico per il soddisfacimento dei bisogni primari e non solo. La crisi idrica colpisce anche il settore agricolo che, ogni anno richiede maggiori quantitativi di acqua per l’irrigazione.
Santoro illustra le misure a breve e a lungo termine
Per il segretario generale dell’Autorità di bacino dovrebbero essere ridotte le perdite nelle reti di distribuzione, dovrebbero essere riutilizzate le acque reflue in agricoltura, bisogna razionalizzare i prelievi per la riduzione dei consumi. Misure che rientrano tra quelle a lungo termine. Fra le azioni a breve termine, invece, occorrerebbe attuare una pianificazione dell’uso irriguo, attività di vigilanza al fine di prevenire prelievi non autorizzati e il ricorso alle risorse sotterranee.
Ecco i dati del territorio siciliano
In Sicilia, l’area maggiormente colpita risulta essere la parte Sud Occidentale, ovvero, la diga Trinità di Castelvetrano costruita tra il 1954 ed il 1959 che rappresenta una preziosa fonte idrica ma che ha un livello di acqua bassissimo e con le paratie aperte che causano lo sbocco in mare. Secondo i dati dell’Autorità di bacino la Sicilia è la regione con più perdite idriche e gli invasi presenti sul territorio contengono più di 374 milioni di metri cubi d’acqua con un 35% in meno rispetto al 2022. Problemi anche per quanto riguarda la diga di Pozzillo in provincia di Enna che, nonostante abbia una capacità di 150,54 milioni di metri cubi ne contiene solo 6 milioni.
Governo a lavoro per fronteggiare la siccità
Intanto il Governo sta mettendo a punto in intervento normativo che contenga le misure necessarie, semplificazioni e deroghe, accelerando i lavori essenziali per fronteggiare la siccità, con maggiore riguardo ad una minore burocrazia nell’espletamento delle pratiche. A Palazzo Chigi è stata istituita una cabina di regia fra i ministri interessati, fra questi anche Matteo Salvini, Raffaele Fitto, Roberto Calderoli, Nello Musumeci e Francesco Lollobrigida.
Cos’è l’Autorità di bacino
L’Autorità di bacino è un ente pubblico istituito e disciplinato dalla legge 18 maggio 18989 n. 183. Si occupa principalmente di fronteggiare i problemi legati alle reti idriche dei territori operando sui bacini idrografici. Ha come obiettivi il superamento delle frammentazioni di competenza istituzionali che non consentono un’organizzazione unitaria e compatta. Si occupa, infatti, di tutte quelle scelte a difesa delle risorse territoriali in linea con lo sviluppo sostenibile sociale, ambientale ed economico. In tutto, sono sette: quello del Po, delel Alpi Orientali, dell’Appennino Settentrionale, dell’Appennino Centrale, dell’Appennino Meridionale, quello regionale della Sardegna e del distretto idrografico della Sicilia.