Sicilia, tante “cicogne” ma poi si migra

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Sicilia, tante “cicogne” ma poi si migra


Seppure l’isola è il territorio con le maggiori nascite, sempre più persone emigrano verso Nord, dove Bologna risulta essere la città che accoglie di più.

Frutto delle poche prospettive lavorative e del precariato ma anche la voglia di cimentarsi verso mete più ricche come le grandi città del Veneto, della Lombardia e del Piemonte e in territorio più economicamente sviluppati.

La popolazione siciliana diminuisce di 31 mila unità

A fronte di 36 mila nascite registrate nell’isola, la popolazione continua a diminuire di oltre 31 mila unità a causa degli esodi interni. La Sicilia, risulta essere una delle regioni che, per quanto concerne la natalità, ha contribuito in particolar modo alla crescita della popolazione su scala nazionale, ma continua a subire il calo demografico dovuto alle migrazioni dei giovani verso le regioni del Settentrione. In Sicilia il 23% della popolazione parte per il Nord.

Nell’ultimo decennio, il Meridione ha perso circa 500 mila residenti a fronte di circa 613 mila nuovi ingressi dovuti anche alle nascite. La Sicilia, così si posiziona al secondo posto dopo la Campania facendo registrare il 23 % delle partenze. 

Bologna è la città che accoglie di più le persone dal Sud Italia

Per i flussi migratori, le mete prescelte risultano essere senza ombra di dubbio i territori della Lombardia: la popolazione che emigra verso le provincie lombarde raggiunge il 28%. A seguire, l’Emilia Romagna con Bologna che rappresenta la città che accoglie maggiormente le persone provenienti dalle regioni del Sud Italia.

I dati dell’andamento demografico dal 1960 ad oggi

Andando più indietro negli anni, si evince che la Sicilia non ha avuto un andamento sempre costante. L’aumento demografico si registra dal 1960 fino al 2011 per poi abbassarsi a partire dall’ultimo decennio.

Più precisamente, stando ai dati del censimento effettuato il 15 ottobre 1961 la popolazione residente in Sicilia ha raggiunto quota 4.721.001 con un incremento rispetto all’anno precedente del 5,2%. Nel 1971, invece, il numero della popolazione si è abbassato, seppur di poco, fino a raggiungere i 4.680.715 abitanti con un decremento dello 0,9%. Un nuovo aumento della densità demografica si è registrato nel 1981 con una popolazione che raggiunge quota 4.906.878 (+4,8%). Dieci anni più tardi, invece, stando ai dati rilevati il 20 ottobre 1991, il numero degli abitanti in Sicilia era pari a 4.966.386 (+1,2%), mentre nel 2001 ha raggiunto quota 4.968.991 con un incremento dello 0,1%. Ancora un incremento significativo si è registrato il 9 ottobre 2011 con un numero di abitanti pari a 5.002.904 (+0,7%). Solo nell’ultimo decennio, ovvero, stando alle stime del 2021, la popolazione sembra drasticamente diminuita del 3,4% raggiungendo quota 4.833.329.

Preoccupanti anche il tasso di mortalità e l’abbassamento della speranza di vita

Gli indici Istat mostrano un quadro generale preoccupante anche in termini di mortalità e sull’abbassamento della speranza di vita. In Sicilia, infatti, stando alle stime del 2022, il tasso di natalità è fermo al 7,6% mentre il tasso di mortalità raggiunge quota 12,3%. La speranza di vita degli uomini è sceso allo 0,3 % dal 2021 mentre per le donne rimane bloccato agli 83 anni e 5 mesi. Il totale dei decessi, invece, ha raggiunto quota 59.200 in più rispetto al 2020.