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I Sottotono, chi sono oggi

Abbiamo intervistato il duo, protagonista dell’hiphop dagli Anni Novanta


Alcuni hanno parlato di ritorno, altri ancora di rinascita. C’è chi ha atteso questo momento per tanto tempo, chi aveva perso le speranze e chi si era arreso. Ma ciò che più conta è il fatto che, nonostante tutto, i Sottotono siano finalmente tornati. E non, in maniera incolore e scontata, bensì con quel brio e quell’esperienza di chi è consapevole di avere alle spalle un percorso significativo.

“Originali”, il disco uscito dopo vent’anni

Lo storico duo formato da Tormento e Big Fish, protagonista indiscusso della scena hiphop italiana degli  anni Novanta, si è ripresentato a distanza di vent’anni con un disco, uscito lo scorso anno, intitolato ‘’Originali’’ che suona davvero come una dichiarazione d’intenti: tredici tracce, di cui 7 nuove versioni di vecchi brani che hanno decretato il loro successo e sei nuovi inediti. Le collaborazioni sono ricche di nomi illustri, da Fabri Fibra a Gue Pequeno e Marracash passando per Emis Killa, Coez e Jake La Furia. Nel parlare del loro cammino si captano emozione e gioia, oltre alla sapienza di chi è riuscito a sopravvivere a un industria musicale italiana sempre più frenetica e contenutisticamente povera.

 «Ritrovarci è stato curioso, ripartire è sempre  particolare», raccontano raggiunti telefonicamente. Tono di voce rilassato per entrambi, più giocoso quello di Fish, maggiormente spirituale e calmo quello di Tormento. «In questi anni abbiamo comunque prodotto dischi, fatto i nostri live, senza mai snaturarci. Ecco, proprio il rimanere coerenti con il nostro modo di essere ha rappresentato un punto cardine per la lavorazione dell’album: non abbiamo seguito le mode e siamo rimasti noi stessi».

Fish e Tormento sono in totale sintonia. Lo si capta da come dialogano tra di loro, da come la riflessione dell’uno sia la perfetta continuazione del pensiero dell’altro. È un rapporto, umano prima ancora che artistico, profondo che affonda le proprie radici in un passato da cui trarre nuovi stimoli per il domani. «Gli artisti presenti nel disco», aggiungono, «erano tutti nostri estimatori vent’anni fa. Alcuni, come Guè e Marracash li abbiamo conosciuti ai loro esordi, erano giovanissimi e venivano a parlare fuori dai locali». Poche chiacchiere sterili, nessun tentativo di emulare ciò che al giorno d’oggi va per la maggiore. Il loro sodalizio artistico è ben rodato, peculiare, schietto e genuino. «La nostra verità è continuare a essere innamorati di ciò che facciamo. Il desiderio di comunicare è centrale». Comunicare per riflettere, comunicare per mettersi in discussione e fare capire che, talvolta, è proprio dalle piccolezze che si traggono le emozioni più autentiche. «Il nostro nuovo album, un po’ come i precedenti, è permeato dall’amore. Il sentimento più intenso che possa esserci: vivere significa amare, vuol dire riscoprire le piccole cose e valorizzarle. Significa tenersi stretto il presente e goderselo pienamente, andando oltre la ricerca pazza del domani che caratterizza l’attualità». Le parole sono accompagnate da musiche morbide,  dai tratti nostalgici e al contempo speranzosi. Una speranza che proietta verso l’avvenire, grazie a cui emozionarsi. «Abbiamo voglia di metterci in gioco, divertendoci e sperimentando. Siamo già a lavoro su nuovi pezzi, ne avremo nel cassetto almeno una cinquantina e ci piacerebbe collaborare con tanti nuovi artisti. Un nome su tutti? Beh, Marco Mengoni un talento eccezionale». 

Libertà espressiva, pathos e sentimento. Tutto ciò unito alla volontà di maturare costantemente creando qualcosa di estremamente personale. I Sottotono sono riusciti a dare vita a un disco che affonda le proprie radici nel passato guardando però al futuro con entusiasmo e freschezza. Le tracce scorrono lisce e fluide, dai remake ai nuovi pezzi: ben riuscita la nuova versione di  ‘’Solo Lei a quel che voglio’’ con un magico ritornello di Tiziano Ferro, così come gli inediti ‘’Come la prima volta’’, il singolo d’apertura ‘’Mastroianni’’ e ‘’Buone vibes’’ un invito a vedere la vita in maniera positiva. Una vita che muta contesti e persone ma che non intacca ciò che ha veramente valore. Proprio come i Sottotono e la loro storia di rivalsa, perseveranza e abnegazione verso una musica che sa ancora emozionare, nonostante il tempo che inevitabilmente scorre.