12 Ottobre 2021
Si narra che Alessandro Magno rimase folgorato dalle pietre preziose che venivano estratte dall’aspro sottosuolo dell’attuale Afghanistan. Prima di lui e dopo di lui, la storia ha visto avvicendarsi svariati imperi e governi, fiduciosi di addentrarsi fra le sue rocce, per impossessarsi dell’inestimabile tesoro minerario, custodito nelle viscere del suo territorio. A due millenni e mezzo di distanza da Alessandro Magno, sappiamo che l’Afghanistan può essere paragonato ad un forziere, ancora sigillato, di oro, argento, rame, ferro, zinco, mercurio, terre rare