Se Mayotte non avesse scelto di essere quel pezzo di Francia democratica nel cuore dell’Oceano Indiano, il braccio di mare che la separa dall’Unione indipendente delle Comore sarebbe oggi «il più grande cimitero marino del mondo»?
Niente acqua, elettricità, carburante e governo. A due anni dalle prime proteste e contestazioni contro l'intero establishment, la fotografia del Libano appare sempre più piena di ombre e lati oscuri che non riescono a trovare una via d’uscita. Quando nell’ottobre del 2019 sono cominciate le manifestazioni di studenti e cittadini scesi in piazza a Beirut, il declino del Paese dei Cedri è stato sempre più vicino fino ad oggi dove l’inferno si estende a macchia d’olio