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Otto arresti per il traffico di hashish, abbandonato in mare per essere recuperato successivamente.
Nel frattempo aumentano i sequestri di droga: dalle 59 tonnellate del 2020, si è saliti alle 91 tonnellate del 2021 , con un incremento del 54%, per effetto della crescita di cocaina e dei derivati dalla cannabis.
L’attività investigativa della squadra mobile di Palermo ha permesso di sgominare una banda criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti. L’attività d’indagine ha permesso di ricostruire l’operatività di un’organizzazione criminale con base a Palermo e, nello specifico, nei quartieri di Brancaccio e Lo Sperone.
Arrestate 8 persone per traffico di stupefacenti
Otto persone sono finite in manette con l’accusa di associazione a delinquere e traffico di sostanze stupefacenti. Si tratta di Giuseppe Urrata, 35 anni, Rosario Tinnirello, 54 anni già condannato in precedenza per reati di mafia, Eduardo Ciotti, 41 anni, già detenuto, Giovanni Di Stefano, 56 anni, Lounis Youcef, 53 anni, Antonino Li Causi e Antonino La Vardera.
L’operazione antidroga è stata condotta dai poliziotti della squadra mobile di Palermo su disposizione del giudice per le indagini preliminari Lirio Conti, in accoglimento alla richiesta dei pubblici ministeri, Giovanni Antoci e Maria Rosaria Perricone.
I particolari dell’inchiesta
L’inchiesta è iniziata nel 2019 sotto il coordinamento della direzione distrettuale antimafia e ha avuto come punto dominante un ingente carico di hashish che sarebbe dovuto approdare nelle coste siciliane. Nel dettaglio, si tratta di circa 3 tonnellate di “fumo” che sarebbe stato abbandonato nelle acque del Mediterraneo per poi essere recuperato in seguito da alcuni membri dell’organizzazione malavitosa. L’obiettivo consisteva nello smistamento e nell’immissione in commercio nelle piazze di Brancaccio e Lo Sperone. Ad agevolare l’attività investigativa degli inquirenti, anche una serie di intercettazioni telefoniche che vedevano alcuni degli indagati impegnati nell’acquisto di un grosso quantitativo di droga nel 2020 attraverso l’utilizzo di un florido canale di approvvigionamento di hashish che sarebbe stato indicato e gestito dall’algerino Youcef, accusato di essere un noto narcotrafficante internazionale. Giacca elegante, cravatta e cappello in testa, proprio come un vero manager, l’algerino sarebbe giunto a Palermo per definire un accordo sulla fornitura della droga non sapendo però, di essere seguito a distanza da alcuni poliziotti in borghese. Per lo stupefacente, secondo quanto diramato dalla squadra mobile, sarebbe stato corrisposto un anticipo di circa due milioni di euro.
Arrestato il narcotrafficante Lousin Youcef a Caserta
Il blitz è scattato il 18 maggio scorso e ha fatto scattare le manette per sette persone residenti nei rioni di Brancaccio e Lo Sperone, mentre Youcef è stato intercettato a Caserta con una pistola semiautomatica beretta calibro 7,65. Sempre secondo gli investigatori, la droga partiva dalla Spagna, al Marocco fino ad arrivare in Italia via mare. Da qui, si spiegano anche i recenti ritrovamenti di droga avvenuti nelle scorse settimane nelle coste dell’agrigentino e del trapanese.
I dati diffusi dalla direzione centrale per i servizi antidroga
Un nuovo successo per lo Stato e per la polizia che ha dato un duro colpo alla malavita locale dedita al traffico dello stupefacente. Secondo i dati diramati per l’anno 2022 dalla direzione centrale per i servizi antidroga, i sequestri di droga sono aumentati rispetto all’anno 2021. Dalle 59 tonnellate rinvenute nel 2020, si è saliti alle 91 tonnellate del 2021 con un incremento di 54,04% che, per effetto di una sensibile crescita di cocaina e dei derivati dalla cannabis, rappresenta un quarto più alto risultato più alto dal 2000 ad oggi. Nel dettaglio, va segnalato un crescente aumento di sequestri di cocaina che raggiungono quota 20,07 tonnellate con un incremento di 64,25%. Per quanto riguarda la cannabis, invece, i dati attestano un incremento del 113% di sequestri di hashish e di 135% di marijuana mentre si registra un decremento del numero di piante finite sotto la rete della polizia (-27,51%). Il risultato 2021, conferma, dunque, che la cannabis resta la droga più sequestrata in Italia rappresentando oltre due terzi (67,7 tonnellate) di tutta la droga complessivamente sequestrata che ammonta a circa 91,1 tonnellate.