Università Usa, tra proteste e sgomberi, arriva il tempo dei diplomi

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Università Usa, tra proteste e sgomberi, arriva il tempo dei diplomi


Era iniziata come una manifestazione pacifica di alcuni studenti della Columbia University di New York, poi si è rapidamente diffusa, fino a far temere per la sicurezza degli studenti israeliani e fino ad indurre agli sgomberi. Tutto ciò mentre entro metà maggio dovrebbero essere rilasciati i diplomi. A raccontarci il clima che si respira nei campus americani è la nostra @dania-ceragioli.

Seppure i cittadini americani restino divisi dal verdetto che a breve riguarderà il loro ex presidente Donald Trump, sul fronte dell’informazione restano compatti.

Alla politica e al processo del tycoon preferiscono le proteste pro-palestinesi dei campus. Secondo Google Trends le ricerche degli statunitensi in questi ultimi giorni si sarebbero incentrate su quanto accade nelle Università. Almeno 30 college del Paese si sono trovati coinvolti in dibattiti interni sulla guerra tra Israele e il gruppo militante palestinese di Hamas.

Da alcune settimane gli studenti hanno guidato le proteste contro le loro scuole accusandole di foraggiare le casse dello Stato israeliano. Quella che era iniziata come una manifestazione pacifica veicolata da alcuni studenti della Columbia University di New York, si è rapidamente diffusa e ha investito varie istituzioni del paese. Le proteste hanno subito scatenato le critiche di alcuni leader ebrei che hanno preteso che alcuni campus fermassero le lezioni in presenza e procedessero in modalità on line, in modo da garantire la sicurezza dei filo israeliani. Seppure siano emerse denunce di antisemitismo, non ci sono stati conflitti fra le due fazioni, che in alcuni casi hanno sfilato assieme pacificamente per chiedere principalmente la fine delle ostilità.

Dopo l’irruzione dei giorni scorsi in diversi campus, da parte della polizia, per porre fine alle occupazioni sono stati arrestati centinaia di giovani, che già rischiavano la sospensione dall’anno accademico. In alcuni atenei insegnanti e personale scolastico si è schierato dalla parte degli studenti creando cordini di sicurezza e mostrando cartelli con sopra scritto: “Giù le mani dai nostri ragazzi”.

Intanto nelle Università sgomberate seppure in ritardo proseguono i preparativi per il rilascio dei diplomi che dovrebbero tenersi entro metà maggio.

The Donald nonostante il suo processo show e le sue trovate pubblicitarie per tornare alla ribalta dovrà attendere che si spengano definitivamente le luci sulle proteste.